La magistratura torna passare sotto la lente d’ingrandimento i rapporti tra sanità e politica in Abruzzo. Procura e guardia di finanza di Pescara indagano sul presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, e sul consigliere regionale Mauro Febbo, entrambi di Forza Italia, nell’ambito dell’inchiesta sull’imprenditore della sanità Vincenzo Marinelli. Lo riferisce l’Ansa.
In quindici sono coinvolti nell’indagine coordinata dal sostituto procuratore Andrea Di Giovanni. Sono accusati, a vario titolo, di illeciti che vanno dalla corruzione alla turbativa d’asta e riguardano appalti nella sanità e in altri settori. Marinelli e altre sei persone devono rispondere anche dell’accusa di associazione per delinquere.
I finanzieri hanno perquisito la casa di Febbo e sequestrato il cellulare di Sospiri, ipotizzando nei confronti del secondo i reati di associazione a delinquere e corruzione.
Il sequestro del cellulare dell’ex assessore alla Sanità della precedente Giunta di centrosinistra, Silvio Paolucci, sarebbe invece legato a un altro filone d’inchiesta.
Secondo gli inquirenti, Febbo, ex assessore alle Attività produttive e al Turismo, avrebbe ricevuto denaro e altre erogazioni in merito alla gara per il project financing per la realizzazione del nuovo polo oncologico di Chieti.
“Sono basito”, commenta l’avvocato Massimo Cirulli, legale di Febbo. “Conoscendo bene il consigliere regionale, chiederò che venga ascoltato dai pm il prima possibile, al buio, immediatamente”. Sospiri si dichiara tranquillo riguardo sia alle presunte assunzioni che ai presunti finanziamenti elettorali.
Marsilio: “Fiducia nella magistratura, in Febbo e Sospiri” – La reazione del governo regionale è affidata a una nota diramata dallo staff del presidente della Regione, Marco Marsilio: “Appreso da notizie di stampa dei sequestri e perquisizioni di cui sono stati oggetto il presidente del Consiglio regionale e il capogruppo di Forza Italia, Sospiri e Febbo, il presidente della Giunta regionale esprime piena fiducia nell’operato della mgistratura e nei comportamenti di Sospiri e Febbo, nella certezza che sapranno chiarire la loro totale estraneità ai fatti oggetto di indagine. A tal proposito, si augura che i doverosi accertamenti della Procura possano avvenire nel minor tempo possibile, fugando ogni ombra che possa turbare la serenità dell’attività istituzionale”.
Pagano: “No a processi mediatici” – “Sono certo che Lorenzo Sospiri e Mauro Febbo sapranno chiarire la loro totale estraneità ai fatti oggetto di indagine e ripongo piena fiducia nell’operato della magistratura che saprà accertare la correttezza del loro operato. Trattandosi di indagini preliminari in corso da parte della Procura, auspico che le indiscrezioni di stampa non diventino fonte di frettolosi processi mediatici di per sé motivo di una condanna anticipata, come purtroppo è già troppe volte accaduto in passato nella nostra Regione”.