Quella di ieri è stata l’ultima giornata di servizio per il dottor Filippo Marinucci, primario dell’unità operativa di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale San Pio da Pietrelcina. Da oggi il medico di Casalbordino, città che guida da 5 anni come sindaco, è in pensione.
Nel salutare tutti i suoi colleghi e collaboratori, Marinucci ha scritto una lettera di ringraziamento, ricordando gli anni della sua formazione e il suo primo impegno di servizio, nel 1984, a Pordenone.
“Da quel giorno, ho lavorato intensamente, contando sempre sul sostegno di Sofia (sua moglie, ndr) che in tutti questi anni non mi ha mai ostacolato e che, con tanti sacrifici, ha fatto sì che potessi dedicarmi incondizionatamente alla mia professione, ricordandomi sempre che dovevo mettermi a disposizione e aiutare con le mie competenze chi aveva bisogno di me”.
Nel togliersi per l’ultima volta il camice in ospedale, Marinucci ringrazia “medici, infermieri e tutto il personale ospedaliero con cui ho lavorato per avermi aiutato a crescere e diventare un buon medico anestesista. Nel percorso ci sono stati diversi ostacoli, tutti superati grazie all’amore e all’affetto dei mei cari che voglio nominare uno ad uno: mamma Rina, papà Benito, mamma Gemma e papà Peppe e la mia famiglia Sofia, Marina e Benito”.
Per lui arriva una nuova fase della vita. “L’arrivo del traguardo nella vita professionale, l’andare in pensione sono passaggi importanti ma solo cosi potrò dedicare più tempo ai miei cari e agli altri impegni che intendo onorare al meglio. Del resto ho trascorso interi giorni e intere notti in ospedale: ho lavorato con la mente e con il cuore, mi sono speso sempre al massimo, ho lottato e sperato per i miei pazienti, sono orgoglioso di aver dedicato tanta parte di me alla salute degli altri”. Negli ultimi anni grande è stato il suo impegno per sostenere l’attività di un reparto che ha vissuto problematiche legate alla carenza di personale.
In questi giorni segnati dalle tante emozioni c’è il ricordo per due colleghi e amici che non ci sono più e che “a modo loro hanno contribuito ad arricchire la mia vita professionale e soprattutto privata: Gianni e Roberto. Roberto ha inciso profondamente nella mia formazione, accarezzavamo insieme l’accordo che il 2021 sarebbe stato l’anno del nostro pensionamento e l’inizio di viaggi e esperienze comuni con l’altro amico fraterno, compagno di tanti viaggi, Corrado. Il destino ha voluto diversamente. A loro il mio pensiero in questo momento”.
L’ultimo grazie è per “tutti gli amici che hanno fatto si che oggi il Filippo che conoscete continui a starvi vicino. Sarò sempre a disposizione e non mi risparmierò per il bene e la salute di tutti. Del resto il camice bianco e quello verde, con tutto quello che rappresentano, resteranno per me una seconda pelle, perché mi sentirò medico per sempre“.