Torna ad alzarsi la protesta contro il taglio dei servizi sanitari nelle aree interne. Nelle scorse settimane i sindaci di sei Comuni dell’Alto Vastese si erano opposti al depotenziamento del distretto sanitario di Castiglione Messer Marino. Oggi, il movimento Insieme per Celenza sul Trigno, torna a ribadire la propria contrarietà a questa decisione soprattutto in una “fase così difficile, in cui sembrano smarrite tante certezze. Ci auguriamo che al più presto l’assessore regionale alla Sanità Verì, insieme al presidente Marsilio riconoscano l’errore commesso – si legge in un comunicato – e possano tornare sui loro passi in merito alla decisione presa di dimezzare a 12 ore la postazione medicalizzata del 118 a Castiglione Messer Marino. Siamo dinanzi ad un’altra scellerata decisione che penalizzata fortemente le aree interne in considerazione anche del delicato e difficile momento che stiamo attraversando dal punto di vista sanitario a causa della pandemia da Covid-19″.
“Più volte in questi anni – proseguono – abbiamo rappresentato, come Movimento, le giuste preoccupazioni di tanti cittadini che vivono nelle aree interne e abbiamo colto in loro il giustificato timore dell’impoverimento dei nostri piccoli paesini che in questi anni si sono visti chiudere numerosi servizi. Non è più accettabile che i nostri servizi si debbano piegare alla logica dei tagli, alla politica dei numeri e dei bilanci che finisce solo per isolare i nostri paesini, dimenticandosi del contribuito dei cittadini dei piccoli comuni. I nostri luoghi – sottolineano – sono abituati al sacrificio, al lavoro duro, al vivere comune, ad affrontare in maniera fiduciosa sia i momenti lieti che quelli difficili ma, per colpa dei tagli e dei bilanci, i nostri paesini sono destinati a scomparire per sempre. Fino a non molti anni fa i servizi presenti in ogni piccolo comune testimoniavano la presenza dello Stato e della Regione, interessati a conservare operoso e vivibile ciascuno di essi, servendo la popolazione con tutti i servizi costituzionalmente previsti”.
“L’assessore alla Sanità insieme al presidente – affermano – riconoscano dunque l’errore commesso e si attivino quanto prima per ripristinare il servizio delle ambulanze medicalizzate h24. Non farlo significa dare uno schiaffo alle comunità delle aree interne del Vastese che tanto si sono battute affinché fosse riconosciuto loro il diritto alla salute. Non farlo significa anche vanificare il lavoro svolto negli anni da tantissimi cittadini e amministratori che hanno difeso le guardie mediche dei piccoli comuni delle aree interne e suggerito le postazioni medicalizzate del 118, lottando per la riqualificazione della rete emergenza/urgenza territoriale. Per noi del movimento Insieme per Celenza sul Trigno, il diritto alla salute deve essere garantito a tutti, soprattutto a quelle comunità delle aree interne già sofferenti perché meno prossime a presidi ospedalieri. Ci aspettiamo che le amministrazioni locali si attivino unanimemente a riguardo e noi, sin da adesso, siamo pronti a sostenerli nel percorso di difesa dei servizi nelle aree interne.