Si è spenta ieri sera a L’Aquila, improvvisamente, Antonietta Centofanti. Nella notte del 6 aprile 2009 perse il nipote Davide nel crollo della Casa dello Studente. Da quel momento ha dedicato tutta se stessa alla battaglia civile per ottenere giustizia per tutti i giovani che in quel crollo avevano perso la vita. Antonietta Centofanti ha guidato il comitato dei familiari delle vittime della Casa dello Studente, spendendosi con grande impegno per ottenere verità e giustizia.
“Organizzatrice infaticabile, attivista a 360 gradi, da quel giorno di 12 anni fa si era spesa con generosità, dedizione e abnegazione totali, assolute, non solo per tenere vivo il ricordo dei morti ma anche per chiedere allo Stato, alle istituzioni, un impegno non solo di facciata, non solo formale, ma concreto, vero, fattivo – attraverso la cura e l’attenzione sui temi della sicurezza e della prevenzione – affinché quello che era avvenuto all’Aquila non si ripetesse più”, scrive Roberto Ciuffini su NewsTown.
Il suo impegno, insieme al Comitato dei familiari delle vittime, è stato grande anche nel chiedere che a L’Aquila ci fosse un luogo collettivo per la memoria, dove ricordare sempre e per sempre tutte le vittime del terremoto del 6 aprile 2009. “Quel luogo appartiene a tutta la comunità. Ne racconta la storia, la sofferenza, la rinascita. E apparterrà a chi capiterà per caso, magari un turista, poiché un luogo del genere non rappresenta solo il ricordo, ma piuttosto deve essere monito e conoscenza per far sì che la tragedia evocata non si ripeta. Perché se è vero che il passato è passato, è altrettanto vero, purtroppo, che passano gli anni e il presente continua a non migliorare”, scriveva in una nota del Comitato alla vigilia dell’ultimo anniversario del sisma.
Ai suoi familiari sentite condoglianze da parte della nostra redazione.