Sono troppo pochi ad affrontare turni che non esitano a definire “massacranti”. Raccontano di straordinari non pagati e riposi che si accumulano, perché il personale è ridotto all’osso e un carcere non può certo restare sguarnito.
Un gruppo di agenti della polizia penitenziaria si è dato appuntamento stamattina davanti al carcere di Vasto. A sostenere le ragioni dei manifestanti sono sei sindacati: Sappe, Sinappe, Osapp, Uspp, Fp Cgil, Uilpa.
“Siamo sotto di 25 unità: 73 invece di 99”, racconta il segretario locale del Sappe, Giovanni Notarangelo. “E l’amministrazione penitenziaria come risponde? Con un interpello che porterà solo quattro agenti e che consentirà solo di compensare il trasferimento di altrettanti agenti. Intanto qui i problemi aumentano: abbiamo internati psichiatrici che aggrediscono in poliziotti e, nonostante una così grave carenza di personale, è stato aperto anche un reparto Covid”.
“Questi disagi esistono in tutti gli istituti abruzzesi, ma ce ne sono alcuni in cui la situazione è peggiore, come qui a Vasto”, spiega il segretario regionale del Sappe, Giuseppe Ninu. “Il personale ha anche un’età media sempre più elevata, incompatibile con i turni pesanti che gli agenti sono costretti a sostenere per sopperire alle carenze di un organico ormai ridotto all’osso”.
Flavio Carlucci, segretario locale dell’Uspp, quantifica gli straordinari: “Cinquanta ore mensili a testa, di cui 25 vengono pagate e altrettante dovrebbero essere trasformate in riposi, che però si accumulano perché non è possibile assentarsi
Alla manifestazione partecipano il sindaco di Vasto, Francesco Menna, la deputata Carmela Grippa e il consigliere regionale Pietro Smargiassi. I due rappresentanti del Movimento 5 Stelle hanno pronte le interrogazioni alla Camera e in Consiglio regionale perché il problema emerga anche nelle aule istituzionali e finalmente venga affrontato.
La protesta non termina oggi. “Siamo pronti anche a manifestare a Roma, davanti al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria”, dice il vicesegretario regionale del Sinappe, Alessandro Luciani. “Non ci fermeremo”.