Dare mandato al sindaco di Vasto Francesco Menna di incontrare il management della Pilkington per avviare una serie di confronti con Regione e Ministero e fare fronte comune nel difficile momento della fabbrica del vetro. È questo l’obiettivo della mozione presentata dal consigliere de Il Nuovo Faro, Edmondo Laudazi, che intende portare il caso dell’azienda sansalvese nel dibattito dell’assise civica vastese.
Come emerso dagli ultimi incontri tra azienda e sindacati, il rischio esuberi è dietro l’angolo se non si prendono provvedimenti per contrastare il coinvolgimento del sito di Piana Sant’angelo nel piano di ristrutturazione del colosso giapponese Nsg.
Laudazi definisce una “tempesta perfetta la progressiva agonia aziendale annunciata da anni” e che non sarebbe mai “stata valutata correttamente da una classe politica locale inadeguata e distrattta e dai sindacati aziendali, non sempre attenti nella valutazione delle decisioni strategiche: gli ultimi dieci anni hanno visto pochissimi investimenti in nuovi prodotti e tecnologie e molto ricorso agli ammortizzatori sociali”.
“Il progetto di riorganizzazione del gruppo, legato alla crisi dei mercati auto ed alla fase pandemica internazionale, potrebbe scaricare nel Vastese, la massima implementazione di una strategia aziendale, finalizzata ‘all’utilizzo efficiente degli ammortizzatori sociali e del ridimensionamento degli organici delle strutture che coinvolgerà tutte le aree dello stabilimento’, producendo il ricorso alla Cassa Integrazione Ordinaria o Straordinaria (a zero ore) oppure attivando il Fondo Nuove Competenze (prebende pubbliche per favorire la formazione) o i contratti di espansione (che creano un nuovo posto di lavoro ogni tre posti eliminati). Una catastrofe”.
[ant_dx]Per Laudazi la soluzione alla crisi sta “nei prodotti nuovi, nella ricerca e negli investimenti, convincendo la Nsg a non lasciare a San Salvo solo le produzioni a maggior valore aggiunto, indipendentemente dai volumi e dal dimensionamento aziendale da comprimere e a procedere nel revamping di uno dei due forni float di cui va evitata assolutamente la chiusura. Per queste ragioni riteniamo che per Pilkington Nsg, sindacati e politica debbano trattare con il governo italiano difendendo a tutti i costi i posti di lavoro che rischiano di scomparire per sempre e con la proprietà giapponese, notoriamente attenta alle esigenze dei territori dove opera”.
La mozione del consigliere di opposizione, inoltre, chiede al primo cittadino di promuovere un ampio coinvolgimento dei rappresentanti politici e istituzionali abruzzesi “per formalizzare al competente Ministero e all’assessorato regionale alle Attività produttive la necessaria convocazione del board del gruppo industriale nipponico al fine di ottenere confermata in Italia la strategicità dello stabilimento di Piane Sant’Angelo di San Salvo”.