Il personale della polizia penitenziaria della casa lavoro di Torre Sinello entra in stato d’agitazione. Ad annunciarlo sono le sigle sindacali Sappe, Sinappe, Osapp, Uil Pa Pp, Uspp e Fp Cgil che venerdì prossimo terranno un sit-in davanti al carcere.
Al centro delle rimostranze c’è l’annosa carenza di personale tornata drammaticamente d’attualità con il suicidio Trotta. Da allora non è cambiato nulla.
“Ormai da tempo vengono denunciate le gravissime carenze organiche di poliziotti penitenziari nell’istituto vastese che si aggira oltre le 25 unità – affermano in modo unitario le sigle sindacali – In tale carenza organica qui riportata non è stato conteggiato il personale che nei prossimi mesi andrà in quiescenza, senza contare alcune unità di poliziotti che sono costretti a rimanere fuori servizio a causa delle diverse aggressioni subite da parte dei ristretti negli ultimi tempi, nonché per altre motivazioni. A questo si aggiunge, inoltre, il fattore età, in quanto la maggior parte dei poliziotti penitenziari hanno una media di 50 anni ed oltre, con alle spalle 30/35 anni di servizio”.
“Basti pensare che dal mese di gennaio il personale ha raggiunto un monte ore di straordinario pari a quasi 10mila ore accumulate; gli stessi poliziotti non fruiscono di regolare giorno di riposo settimanale, nonché di congedo ordinario, accumulando in questo modo più di 150 giorni da fruire ad personam (per un totale approssimativo di 7000 giorni). Inoltre, sul piano organizzativo-gestionale, bisogna tener conto della cospicua presenza di soggetti internati (perlopiù con problematiche psichiatriche), nonché delle problematiche correlate all’apertura della sezione Covid. Questi fatti sono stati denunciati soventemente da parte delle organizzazioni sindacali e pertanto continuiamo a lanciare il nostro grido di allarme, affinché l’amministrazione penitenziaria centrale provveda a delle congrue assegnazioni e l’apparato governativo si faccia carico di un serio progetto di assunzioni, visto che in Abruzzo ci sono tanti Istituti nella medesima condizione organizzativa”.