Ogni giorno Antonio D’Antonio, classe 1924, si siede alla scrivania, accende il computer e inizia a scrivere. Fissa così i suoi pensieri, le riflessioni, i suoi ricordi che raccolgono una vita di esperienze. I suoi scritti sono stati raccolti anche in due libri, pubblicati nel corso degli anni.
La sua storia parte da Montenerodomo, comune montano del Sangro, occupato e distrutto dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale. Abbiamo ripercorso con lui quelle vicende, la distruzione del paese, la paura vissuta quotidianamente, fino ad arrivare al momento della fine del conflitto e della ricostruzione. Ed è in quei giorni che nacquero dei legami di amicizia e fratellanza, con i volontari che arrivarono in Abruzzo da diversi Paesi per aiutare nella ricostruzione. Legami che sono rimasti forti nel corso degli anni. “Tutti troviamo le fortune nelle disgrazie”, dice Antonio ripensando alle sue esperienze”. Nel 1956 per lui ci fu anche l’esperienza da sindaco, cinque anni alla guida della sua comunità, che ricorda con tanto affetto.
Poi, a fine anni 60, il trasferimento a Vasto, dove oggi vive e dove lo abbiamo incontrato per farci raccontare i suoi ricordi.
Foto – Antonio D’Antonio
foto di Costanzo D’Angelo