I soldi che la Engineering 2K ha versato nelle casse del Comune di San Salvo saranno usati per la riqualificazione del lungomare. La giunta sansalvese ha approvato lo studio di fattibilità del progetto riguardante il primo lotto redatto dall’ingegnere Nicola Centofanti per l’importo di 2,4 milioni di euro.
Su tale somma si era innescato un dibattito tra il sindaco Tiziana Magnacca e il segretario provinciale del Pd, e membro del cda dell’Arap, Gianni Cordisco sull’opportunità di destinarla alla marina.
La riqualificazione del lungomare (inerente al primo lotto) è stata inserita nell’annualità 2021 del Piano triennale delle opere pubbliche approvato stamattina (con i voti della sola maggioranza) in consiglio comunale. Nello stesso è presente un intervento da 2 milioni di euro per “Lavori di messa in sicurezza, miglioramento e riqualificazione di via Caravaggio, via Ripalta e traverse di collegamento“; per questi lavori il Comune contrarrà un mutuo.
Dopo anni di presenza fissa, sparisce dal documento di programmazione il riferimento ai soldi provenienti dalla vendita della particella 18 (ancora invenduta).
[ant_dx]I COMMENTI – Le opposizioni hanno espresso voto contrario al Piano. Gennaro Luciano (Pd) ha chiesto di coinvolgere quante più realtà possibili nella progettazione perché il lungomare “va completamente stravolto, bisognar dare le chiavi della potenziale Ferrari a chi veramente può stravolgere in senso positivo la marina, lì ci giochiamo il nostro futuro”.
La somma ricevuta dalla E2K “volevamo fosse indirizzata alla tutela dell’ambiente e del lavoro – ha aggiunto Antonio Boschetti (Pd) – visto che l’intervento in programma appesantisce il nostro territorio, fate attenzione a quella che sarà la transizione ecologica a S Salvo”.
Il sindaco Magnacca ha spiegato “Il progetto prevede percorsi ecosostenibili, un’illuminazione pubblica rispettosa dell’ambiente. È il frutto del lavoro di squadra essere riusciti ad avere la somma di 2,4 milioni di euro per compensare San Salvo. Quello alla marina è solo un inizio, bisogna immaginare un intervento importante e i 2,4 milioni di euro sono pochi per fare anche altro. Per questo chiediamo all’Arap di reinvestire i quasi 5 milioni di euro della vendita dell’autoporto e delle successive convenzioni sulla nostra zona industriale, al Comune sono andati 90mila euro di oneri di urbanizzazione”.
Per quanto riguarda il progetto, ha poi aggiunto: “Quello presentato dall’amministrazione Marchese era faraonico, ma pensiamo sia una buona base di partenza da aggiornare. Non ci stiamo limitando a 2,4 milioni di euro, occorrono più risorse e parteciperemo ai bandi per reperirle”.