Il Comune di San Salvo fa un tentativo per il completamento di una delle proprie incompiute-simbolo, il nuovo teatro comunale. A darne notizia stamattina è stato l’assessore ai Lavori pubblici, Maria Travaglini, durante la discussione del Piano triennale delle opere pubbliche: “Attingendo a fondi finanziati dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 21 gennaio scorso, sono stati richiesti altri 2 milioni di euro per il completamento del teatro comunale che da anni resta una delle opere incompiute ereditate da questa amministrazione comunale”.
Costato già 3 milioni di euro e realizzato dalla giunta Marchese, l’imponente costruzione sovrasta piazza Aldo Moro e parte della villa. Per completarlo servirebbero, appunto, altre cospicue risorse economiche.
[ant_dx]Nello stesso piano è inserita la riqualificazione della marina: oltre al primo da 2,4 milioni di euro (che riguarderà la zona sud) finanziato dalla E2K, ci sono altri tre lotti rispettivamente da 2,6 milioni (fondi previsti dai Contratti istituzionali di sviluppo predisposti dalla presidenza del Consiglio dei ministri per quanto indicato all’articolo 7 del D.L. 91/2017) e 3 milioni (assegnazione ai Comuni di contributi per investimenti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale; si tratta dello stesso fondo al quale si intende accedere per il teatro).
Nel piano per dar vita a quello che Tiziana Magnacca definisce “progetto Futuro di San Salvo”, oltre a quelli già citati e all’ammodernamento di via Ripalta, sono stati inseriti: la sistemazione e l’adeguamento sismico della scuola primaria di via Ripalta con una nuova costruzione di parte dell’edificio esistente per 3,1 milioni di euro; partecipazione al bando per la ristrutturazione di centri polifunzionali per i servizi alla famiglia per 3 milioni di euro per l’adeguamento della struttura di via Toti; realizzazione di un nuovo tratto di pista ciclabile (contributo dai Contratti istituzionali di sviluppo dell’Abruzzo per la mobilità sostenibile che colleghi la Via Verde all’entroterra abruzzese).