Il consiglio di San Salvo è chiamato domani ad approvare i regolamenti attuativi del referendum comunale consultivo. La richiesta del punto all’ordine del giorno è stata avanzata dai gruppi di opposizione dopo che lo strumento di coinvolgimento popolare era stato invocato dal comitato “San Salvo per un ambiente sotenibile” che chiede lo spostamento dell’area che dovrà ospitare il tempio crematorio da realizzare in project financing con la Edilver srl di Domodossola.
“Si tratta di uno strumento di democrazia diretta – dice il comitato presieduto da Antonia Schiavarelli – che non ha mai trovato fino ad oggi la sua applicazione per l’assenza dei regolamenti. Se questi saranno votati da tutta l’assise civica, si consentirà lo svolgimento del referendum consultivo comunale”.
La seduta di domani (inizio ore 9, seguibile in streaming sui canali social del Comune) prevede anche la discussione del piano triennale delle opere pubbliche e di altri 9 punti [LEGGI].
Il comitato “è soddisfatto di quanto si sta finalmente realizzando, un atto di democrazia che permetterà, a tutti i cittadini, di potersi esprimere in merito alle istanze più importanti che li riguarderanno, applicando quella democrazia partecipativa necessaria per poter essere pienamente tali”.
Gli attivisti non sono contrari all’impianto, ma alla sua collocazione, prevista dal piano regolatore cimiteriale, “a 200 metri da una scuola primaria e materna, da abitazioni, attività commerciali che lederebbe la qualità della vita di centinaia di persone, mettendole a rischio in caso di incidente. Sarebbero oltre 1.800 le salme bruciate annualmente necessarie per sostenere economicamente la struttura, troppe per non aver un impatto ambientale sulla nostra città”.
Con la campagna referendaria “vogliamo informare la città, far leggere le carte inerenti la finanza di progetto, far conoscere i costi ambientali e i possibili benefici economici, far sapere che questa scelta sarebbe comunque possibile, costruendo un nuovo cimitero in un’area lontana dal centro abitato, con una semplice variante al piano regolatore. In tal modo verrebbe garantita la libertà di scelta, tra inumazione e cremazione, tanto cara al nostro sindaco Tiziana Magnacca, tutelando al contempo la qualità della vita dei suoi concittadini”.
L’appello finale del comitato è alla partecipazione: “Invitiamo tutti i cittadini sansalvesi a seguire la discussione in consiglio comunale, sui regolamenti attuativi del referendum consultivo comunale. Gli stessi oggi serviranno per evitare la costruzione del forno crematorio nel centro abitato, domani potranno servire per far sentire la voce popolare su altri temi importanti per tutti i cittadini sansalvesi. La democrazia è uno dei pilastri della nostra Italia, sta a tutti noi goderne pienamente e pretendere che ci vengano dati gli strumenti per attuarla”.