Di cosa parliamo – Il centrodestra di Vasto è a un bivio e sembra non sapere quale strada prendere per arrivare alle elezioni comunali del prossimo autunno. Quattro mesi di stallo sulla scelta del candidato sindaco nascondono molte ambizioni personali e una certa difficoltà a trovare la quadra.
VASTO – La soluzione è far decidere agli elettori. Per mettere fine ai contrasti sulla scelta del candidato sindaco da opporre al centrosinistra, Francesco Prospero propone le primarie.
“Si è creata una situazione di incomprensione e disorganizzazione, ma non di divisione come nel 2016”, afferma il consigliere comunale di Fratelli d’Italia e numero uno della scuola di formazione politica Fo&Pa. “Attualmente la situazione è diversa da allora. Manca un’organizzazione, ma il centrodestra andrà comunque unito davanti agli elettori”.
Il totonomi – L’attuale totonomi ruota attorno alla consigliera comunale Alessandra Cappa, su cui punta la Lega, al segretario regionale di Fratelli d’Italia, Etelwardo Sigismondi, e al presidente del consorzio Vivere Vasto Marina, Piergiorgio Molino, che non è legato ad alcun partito, ma si è detto disponibile ad accettare la sfida, se ci sarà un ampio progetto alternativo all’attuale gestione della città.
“Stanno circolando – commenta Prospero – nomi interessanti sia all’interno dei partiti che nella società civile. Per sopperire a questa mancanza di organizzazione e creare un fronte comune alternativo all’amministrazione Menna, ritengo opportuno fare ricorso alle primarie come nel 2016, quando parteciparono centrodestra e movimenti civici. Allora noi di Fo&Pa fummo promotori di questo metodo di scelta affidato ai cittadini. Avanzammo la nostra proposta in un centrodestra che, altrimenti, sarebbe andato diviso. Oggi la situazione politica è cambiata. Le divisioni stanno nel centrosinistra, che allora aveva vento in poppa con Renzi e D’Alfonso. Ora, invece, parecchie associazioni che hanno voltato le spalle a Menna, così come hanno fatto diversi esponenti politici come l’ex assessore Antonio Del Casale, Maria Amato e Angelo Bucciarelli“.
Le primarie – Durante la pandemia, non sarebbe facile organizzare una consultazione popolare con migliaia di persone: cinque anni fa, i votanti furono oltre 5mila 300. “Il Pd – fa notare Prospero – sta parlando di primarie in comuni ben più grandi di Vasto, come Roma e Milano. A giugno-luglio sarà possibile allestire i seggi all’aperto, quindi la situazione sarà più gestibile, magari anche con delle prenotazioni. Credo che far scegliere i vastesi sia il metodo migliore per fare sintesi, per motivare l’elettorato di centrodestra e tutti coloro che sono stanchi dell’amministrazione di centrosinistra”.
Papabili – “Io candidato sindaco? Sono disponibile a candidarmi se si fanno le primarie, altrimenti no. Le primarie, se ben gestite, non creano fratture e determinano la scelta migliore e più possibilità di vincere. Naturalmente devono essere aperte anche alla società civile. Il rappresentante di questa coalizione non deve essere necessariamente un esponente dei partiti”.