Sette anni di richieste in attesa che la Asl prendesse in carico i due figli autistici. Oggi arriva “l’ultimatum” di Bianca Ulacco e della presidente dell’associazione Asperger Abruzzo, Marie Helene Benedetti. “Comunichiamo pubblicamente – si legge in una nota dell’associazione – che, se entro venerdì mattina non arriverà la presa in carico dei figli di Bianca, venerdì 23 aprile alle ore 10:30 a Pescara in Via Conte di Ruvo 74, mamma Bianca insieme alla presidente dell’associazione Asperger Abruzzo, Marie Helene Benedetti, avvieranno uno sciopero della fame e della sete ad oltranza davanti al Dipartimento della Sanità della Regione Abruzzo considerando che questa madre è incinta e porta avanti una gravidanza problematica”.
La protesta nasce dal mancato adempimento di un’ordinanza immediatamente esecutiva emessa il 19 gennaio 2021 dal Tribunale di Vasto a firma del giudice Ilaria Prozzo che, spiegano dall’associazione, “imponeva alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti la presa in carico di entrambi i figli autistici di Bianca presso il San Stef.Ar di Casalbordino“. Sentenza ottenuta da Bianca Ulacco, sostenuta dall’associazione Asperger Abruzzo e difesa dall’avvocato Felicia Fioravante. “Siamo al 19 aprile – spiegano – nonostante le reiterate richieste formali di adempimento attraverso la notifica in forma esecutiva e le varie diffide dell’avvocato dell’associazione Asperger Abruzzo, nonostante le numerose telefonate, la ASL non prende in carico i bambini di Bianca che peggiorano di giorno in giorno”.
“La Asl non ha mai risposto nemmeno telefonicamente circa le proprie intenzioni – affermano -. Nel frattempo, la Asl continua a costituirsi in altri giudizi, per altre famiglie costrette a ricorrere ai tribunali per ottenere le terapie dei propri figli autistici mentendo spudoratamente e dichiarando che prendono in carico i bambini offrendo la presa in carico quando concretamente non adempiono nemmeno alle sentenze dei tribunali”.
“Poco più di un anno fa, per gli stessi motivi – ricordano – abbiamo visto mamma Marie Helene Benedetti fare uno sciopero della fame e della sete davanti al Dipartimento della Sanità della Regione Abruzzo perchè da settembre a dicembre la Asl Lanciano-Vasto-Chieti non dava esecuzione alla sentenza lasciando mamma Marie Helene con una sentenza di tribunale fra le mani e il piccolo Thomas senza terapie. Dalla Asl e dalla stessa Regione Abruzzo, era stato promesso che non si sarebbe mai più verificato un atteggiamento del genere, ma siamo abituati alle menzogne di questa Asl. Non è accettabile, in un paese che si rispetti, vedere una Asl che non rispetta le sentenze dei tribunali“.