Rimanere a casa senza lavoro, né soldi. Sulla loro pelle, migliaia di lavoratori stagionali stanno vivendo una situazione che li spinge a organizzare una protesta collettiva. Si chiama mail bombing: è l’invio massivo di posta elettronica all’Inps e al governo per sollecitare l’apertura della piattaforma su cui chiedere i ristori.
“Siamo fermi da mesi”, racconta a Zonalocale Lucia Pietropaolo, di Vasto, che lavora in Trentino “da stagionale del turismo a Campitello di Fassa. Nella scorsa estate ho lavorato, ma la stagione invernale è saltata a causa delle restrizioni anti Covid. Nel decreto Sostegni è previsto un bonus una tantum da 2mila 400 euro per gli stagionali. Ad alcuni, già percettori di precedenti indennità il bonus è stato dato in automatico. Altri, come me, devono far domanda entro il 30 aprile. Ma la piattaforma non è stata ancora attivata. E nessuno risponde alle nostre segnalazioni”.
Si sono organizzati in gruppi Facebook con migliaia di iscritti: “Mls Movimento lavoratori stagionali”, “Stagionali in rivolta” e “Lavoratori stagionali Lago di Garda”.
Ogni giorno mandano migliaia di mail all’Inps e al ministro del Lavoro, Andrea Orlando. Nel testo, definiscono “assolutamente vergognoso che dal 23 marzo, data in cui è uscito il decreto Sostegni, a oggi non sia stato ancora aggiornato il portale Inps per richiedere il bonus stagionali. Il termine è vicino, il 30 aprile; è vergognoso non dare aiuto a chi ha avuto la fortuna di lavorare nella stagione estiva per pochi mesi perdendo tutti i bonus e, a oggi, non sa come fare la spesa. Chiediamo il suo intervento per l’immediata uscita della procedura e l’immediato accredito del sostegno, come i nostri colleghi”. Intanto, giorno dopo giorno, la protesta si allarga a macchia d’olio.