“Emanuele Imprudente, Manuele Marcovecchio e Sabrina Bocchino si mettono al petto una medaglia che non hanno”. Il Pd rivendica la paternità di finanziamenti e progetti sulla diga di Chiauci. Ieri, in una conferenza stampa, il vicepresidente della Regione Abruzzo, Imprudente, e i consiglieri regionali leghisti Marcovecchio e Bocchino hanno ribadito quando avevano annunciato in un comunicato dei giorni precedenti: c’è il via libera al raddoppio, da quattro a otto milioni di metri cubi d’acqua, della portata dell’invaso. Inoltre, in tempi ragionevolmente brevi, l’opera pubblica iniziata nel 1977 sarà finalmente completata arrivando fino a 14 milioni di metri cubi d’acqua.
Stamani, in una videoconferenza, il consigliere regionale Silvio Paolucci, il segretario provinciale del Partito democratico, Gianni Cordisco, e il sindaco di Vasto, Francesco Menna, hanno rivendicato quelli che, a loro dire, sono i meriti del precedente governo regionale di centrosinistra, guidato da Luciano D’Alfonso: “Il centrodestra ha dichiarato che il Masterplan per l’Abruzzo era un libro dei sogni”, ricorda Paolucci. “Invece tutte le opere in corso, che stanno traguardando o che traguarderanno, ganno riferimento proprio al Masterplan”.
“Questo governo regionale – attacca Menna – deve revocare l’atto con cui ha stanziato quattro milioni di euro per accogliere il Napoli calcio in Abruzzo per poche settimane l’anno e destinare quei soldi alla risoluzione della crisi idrica e all’acquisto delle vecchie stazioni sull’ex tracciato ferroviario. Il Consirzio di bonifica ha realizzato tante opere importanti, quindi la Regione deve finanziare i progetti e riconsiderare il ruolo di questi enti importanti. Il presidente troverà in questo territorio grandi amici se vorrà stanziare fondi non per la festa del cioccolato, ma per le grandi opere”.
Scontro aspro – Ogni argomento è buono per la campagna elettorale. Se è vero che la data delle elezioni non è ancora fissata, è altrettanto avidente che, con l’estate di mezzo e una ripartenza economica tutta da programmare, nei mesi caldi l’attenzione dei cittadini non sarà puntata sulla politica. Le elezioni amministrative sono previste tra il 15 settembre e il 15 ottobre. Ma in questi giorni si accendono i primi fuochi di una campagna elettorale che si svolgerà soprattutto a primavera e poi nelle ultime settimane.
Il terreno di scontro ora si sposta sull’acqua, nel senso che l’atavica carenza idrica nel Vastese diventa argomento di un botta e risposta a distanza. Ieri, nella sede del Consorzio di bonifica Sud di Vasto, una parte dello stato maggiore leghista ha annunciato che la diga di Chiauci raddoppierà la capienza da quattro a otto milioni di metri cubi d’acqua e “l’invaso è già in corso”, ha sottolineato il consigliere regionale Manuele Marcovecchio nella conferenza stampa convocata insieme alla sua collega Sabrina Bocchino e al vicepresidente della Regione, Emanuele Imprudente.
La controffensiva del Pd arriva in serata: alle 20.13 lo staff del sindaco, Francesco Menna, invia alle redazioni delle testate giornalistiche la convocazione di una conferenza stampa, in programma per stamani alle 11.30, “per parlare della diga di Chiauci”. Annunciata la presenza del presidente della commissione Finanze del Senato, Luciano D’Alfonso, e del consigliere regionale Silvio Paolucci. La battaglia elettorale è iniziata.
Ad aprire le ostilità è stato il segretario provinciale del Pd, Gianni Cordisco, con una polemica preventiva. In una nota, diramata il giorno prima della conferenza stampa degli esponenti del Carroccio, ha dichiarato di voler “ricordare ai consiglieri regionali della Lega, Sabrina Bocchino e Manuele Marcovecchio, che tanto ci tengono a prendersi meriti altrui (tipico dei leghisti) e ad attaccarsi una medaglia sul petto, che se si è arrivati a questo importante risultato è solo grazie a lavori pregressi quali gli interventi delle paratoie utili a consentire il riempimento dell’invaso, la sistemazione dell’ammasso roccioso, la messa in sicurezza a valle, la strada circumlacuale e tutti quei lavori utili e necessari per arrivare a questo ennesimo e importante step, ricordando loro che tutto ciò si è reso possibile solo grazie al Masterplan della precedente giunta regionale a guida centrosinistra. Quel Masterplan – polemizza Cordisco – definito dall’allora centrodestra il ‘libro dei sogni’, ma che oggi permette all’attuale Giunta regionale a guida FdI-Lega di inaugurare opere e iniziare interventi che mai avrebbero visto la luce, a Vasto come in tutto l’Abruzzo”.
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