Due agenti sono stati aggrediti da un detenuto nel carcere di Torre Sinello a Vasto. Lo comunica in una nota Giovanni Notarangelo, segretario locale del Sappe, sindacato autonomo di polizia penitenziaria.
Oggi, durante il turno di notte, “uno dei due colleghi di pattuglia addetti alla sorveglianza dei tre piani detentivi sentiva una forte puzza di gas proveniente dalla cella ove ubicato un internato di giovane età, non nuovo a questi episodi”. Gli agenti di pattuglia e la sorveglianza generale, “vista la gravità dell’episodio decidevano di aprire la cella per la salvaguardia della vita dello stesso internato e anche per procedere al sequestro della bomboletta di gas”, ma il giovane “si scagliava contro tutti e tre gli agenti della polizia penitenziaria” usando anche “uno sgabello”. Un poliziotto “scivolando rimaneva a terra dolorante” e “verso le 3.30 veniva accompagnato con il 118 in ospedale a Vasto, dove gli veniva riscontrata la rottura del collo del femore, il secondo invece si riparava con una mano per non essere colpito al volto con lo sgabello”, scrive Notarangelo. “L’internato, una volta visitato dalla locale infermeria, veniva riaccompagnato e rinchiuso nella sua cella”.
Il Sappe torna a sollevare il problema della carenza di organico e chiede “a tutti gli organi superiori di competenza di prendere in seria considerazione la chiusura parziale di qualche reparto o addirittura la chiusura dell’istituto di Vasto perché allo stato attuale non ci sono più le condizioni per andare a svolgere il servizio”.
Sulla vicenda Zonalocale ha provato, senza successo, a contattare stamattina la direzione dell’istituto di pena di contrada Torre Sinello.