Il Sappe denuncia “lo stato di abbandono del personale di polizia penitenziaria della Casa Lavoro di Vasto ed auspica urgenti provvedimenti”. Interviene anche il segretario generale del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria sull’ultima aggressione ai danni di agenti della Casa Lavoro di Vasto denunciata dal referente locale Giovanni Notarangelo e dal segretario regionale Giuseppe Ninu.
“L’amministrazione penitenziaria non ha emanato alcun dispositivo sulle regole di gestione e soprattutto d’ingaggio per fronteggiare i soggetti violenti, abbandonando al proprio destino la polizia penitenziaria che purtroppo opera, nei turni di servizio quotidiani, senza uomini sufficienti e senza mezzi idonei per fronteggiare questo gravissimo dilagante fenomeno, che mette ad alto rischio l’incolumità del personale – commenta il segretario generale Donato Capce -. Il Sappe adesso dice veramente basta. Va bene il rischio del mestiere ma a questo punto sta diventando sempre più pericoloso fare questo lavoro senza uomini e mezzi appropriati e senza una formazione adeguata”.
Il segretario generale Donato Capce incontrerà a Roma il Dirigente Generale del Personale del DAP, Massimo Parisi, chiedendo di “disporre l’invio urgente di agenti per la Casa di Lavoro a Vasto per fronteggiare le violenze e le carenze di organico”. Capece ricorda che “da mesi il Sappe denuncia le gravi violenze contro i poliziotti delle carceri italiane, sempre più spesso aggrediti, minacciati, feriti, contusi e colpiti con calci e pugni da detenuti e la mancata assunzione di provvedimenti in materia di ordine e sicurezza delle carceri da parte del Ministero della Giustizia a tutela degli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria, sintomo evidentemente di una mancanza di progettualità dell’esecuzione della pena e, in questo, contesto del ruolo dei Baschi Azzurri. Nella Casa di Lavoro di Vasto la violenza è continua e questo è intollerabile”.