Il regalo chiesto da Paolo Antonio Sabatino per il suo centesimo compleanno è arrivato con qualche giorno di anticipo. Oggi pomeriggio, mentre riposava un po’ sul divano della sua casa di Castelguidone, ha ricevuto l’inaspettata visita della task force dell’Esercito che opera nel vicino Molise da qualche settimana per supportare la campagna vaccinale raggiungendo i centri più isolati. La storia di nonno Paolo, rilanciata ieri da molte testate giornalistiche [LEGGI] è arrivata anche all’attenzione della struttura commissariale guidata dal generale Figliuolo. E così, nel quotidiano giro tra i paesi del Molise, la squadra agli ordini del tenente colonnello medico Di Iorio ha raggiunto anche il centro dell’Alto Vastese per somministrare la tanto attesa dose di vaccino. Da gennaio, infatti, l’anziano era in attesa di comunicazioni da parte della Asl Lanciano Vasto Chieti sulla vaccinazione a domicilio.
Quando ha capito il motivo dell’arrivo dei tre uomini in mimetica, Sabatino si è commosso non poco, ripensando a quanto vissuto, con la divisa dell’Esercito, durante la seconda guerra mondiale, in cui fu anche prigioniero di guerra in Polonia. Dopo il saluto militare rivoltogli dai tre sanitari della task force, il prossimo centenario – festeggerà il 21 aprile il suo secolo di vita – ha così ricevuto la sua dose e poi scambiato quattro chiacchiere con loro prima che riprendessero il loro giro di vaccinazioni nel territorio molisano. “Le portiamo anche i saluti del nostro Capo di Stato Maggiore, ringraziandola di quanto fatto per la nostra Patria”, è stato il messaggio con cui i militari si sono congedati.
E tutti gli altri? Quella del signor Sabatino è una vicenda che ha avuto una lieta e veloce conclusione positiva. Ma la situazione dei vaccini nell’entroterra presenta molte criticità. “Tanti over 80 e persone fragili devono ancora essere chiamati per la prima dose“, ci spiega il collega giornalista di Schiavi di Abruzzo, Francesco Bottone. Ma, anche per quelli che vengono inseriti nelle liste, la situazione non è affatto semplice. “Bisogna andare a Gissi, Vasto o San Salvo, in qualche caso anche a Lanciano. Un’ora per andare e una per tornare, su strade di cui ben conosciamo le condizioni”, sottolinea Bottone. E, per molti anziani, non è così scontato trovare qualcuno che possa accompagnarli. A inizio marzo il consigliere comunale di Castiglione Messer Marino aveva inviato una lettera alla direzione della Asl per chiedere attenzione su questa tematica [LEGGI].
Solo a Montazzoli e Castiglione Messer Marino, a seguito del gran numero dei contagi e della zona rossa, è stato possibile somministrare i vaccini in paese. “C’è il distretto sanitario di Castiglione, perfettamente funzionante e idoneo. Perchè non viene utilizzato quello per vaccinare le categorie prioritarie? Noi che viviamo nell’entroterra abbiamo lo stesso diritto alla salute di chi abita sulla costa“.