La Via Verde della Costa dei Trabocchi continua a far parlare di sé. Alle voci di quanti chiedono chiarezza sul destino della pista ciclopedonale, si aggiungono quelle dei presidenti e coordinatori delle associazioni ciclo-amatoriali e ciclo-turistiche del territorio.
In un comunicato stampa congiunto, Ciclo Club Vasto, Vastese Inn Bike, Team Audax Vasto, ASD Velo Club Ortona, ASD Ciclistica Valle Trigno, ASD Abruzzo In Bike, FIAB Vasto CittàAttiva, Velo Club San Salvo e Vasto Ciclabile, evidenziano alcuni dei problemi nei lavori della ciclabile e chiedono lumi sul futuro del tracciato al presidente della Provincia, Mario Pupillo e della Regione, Marco Marsilio.
Rappresentando “pensieri, preoccupazioni e desideri, dei sempre più numerosi appassionati di bicicletta”, le associazioni fanno il punto sulle criticità del progetto. Dalla riconsegna “prevista da circa tre anni” al “cantiere aperto, ufficialmente interdetto all’utilizzo da parte di pedoni e ciclisti”, passando per lo spettro di “opera incompiuta” che “ha fatto salire l’infrastruttura agli onori della cronaca locale e nazionale”; tra “tratti meno attenzionati, come il segmento Casalbordino-Vasto” e la “lacunosa e potenzialmente pericolosa bozza di regolamento”, presidenti e appassionati chiedono risposte.
La data certa entro cui l’Ente gestore dei lavori “ritiene di poter interamente completare l’infrastruttura, consegnandola, compiuta e sicura, alla disponibilità di ciclisti e pedoni” è la richiesta principale fatta dalle associazioni. I presidenti si interrogano anche sullo stato dei lavori all’altezza di Casalbordino Marina e Porto di Vasto, “località ove non appare la minima traccia di cantieri aperti” e sugli interventi nelle gallerie “ancora chiuse e in stato di abbandono, che impediscono in più punti la libera fruizione della pista”.
“Perché – si chiedono – non si riunificano i tronconi nord e sud della Via Verde, per creare all’altezza del lungomare di Casalbordino Marina e in località Porto di Vasto, delle semplici corsie ciclabili, in modo da rendere agevole e sicuro il transito su tali tratti?“. E suggeriscono all’Ente gestore di “completare e inaugurare il tratto della Via Verde prima di preoccuparsi di definire regolamentazioni riguardanti concessioni di diritti ai privati”. Concessioni destinate in molti casi, sostengono, a “incidere in modo negativo sulla qualità di luoghi e aree di pregevole valore ambientale”.