Fanno discutere le prime bike lane sulle strade di Vasto. Da ieri sera riempiono i social network le polemiche di vastesi che le ritengono fatte male, troppo strette e in pericolosa promiscuità con parcheggi e transito di veicoli a motore.
“Non discuto la conformità della soluzione adottata alle normative in vigore, ma da ciclista urbano non ho dubbi nel dire che questa scelta è peggiorativa rispetto al passato”, commenta Gianlorenzo Molino, portavoce del Comitato per la tutela del verde pubblico e privato.
“Prima le bici potevano mantenere la destra, ora saranno costrette a marciare tra auto parcheggiate e auto in marcia. Praticamente una prova di forza”.
Da qualche giorno le strisce tratteggiate sono comparse in città sulla circonvallazione Istoniense. Poi sarà la volta di via Cardone, via Vittorio Veneto, corso Garibaldi, corso Mazzini, via Incoronata, corso Europa, via Ciccarone, via del Porto, via Donizetti (dall’incrocio con la strada d’accesso al Parco Muro delle Lame fino all’innesto con la statale 16).
“Il Comune ha istituito i parcheggi sul lato destro, la corsia per le bici immediatamente a sinistra dei parcheggi e le corsie per le automobili a sinistra delle bike lane”, riassume Paolo Sallese, componente del direttivo regionale della Fil-Cgil. “Se da un’auto parcheggiata si apre uno sportello, la bici, nella migliore delle soluzioni, si butta a sinistra, nella peggiore viene presa in pieno dallo sportello; di conseguenza il ciclista rischia di finire per terra e di essere investito. Questo provvedimento – sostiene Sallese – è stato adottato con leggerezza, esponendo a un rischio quotidiano i conducenti degli autoveicoli e, soprattutto, gli stessi ciclisti che si vorrebbe tutelare con le bike lane. Sarebbe stato meglio fare, su un lato della carreggiata, una pista ciclabile rialzata, magari con un guardrail laterale. In questo modo, si sarebbe garantita più sicurezza agli automobilisti. L’auspicio è che il sindaco e l’amministrazione possano rivedere questo provvedimento”.