Si è ucciso all’interno della sua cella nel carcere di Torre Sinello a Vasto, Sabatino Trotta, 55 anni primario del dipartimento di Salute mentale di Pescara. Il dirigente era stato arrestato ieri mattina dalla guardia di finanza nell’ambito dell’inchiesta coordinata dai sostituti procuratori Anna Benigni e Luca Sciarretta. L’uomo, portato a Vasto per il periodo di quarantena anti Covid-19, è stato trovato privo di sensi dal personale della polizia penitenziaria che ha provato a rianimarlo, ma ogni tentativo è stato vano.
Secondo la ricostruzione delle fiamme gialle, Trotta, accusato di corruzione, avrebbe pilotato un appalto da oltre 11 miilioni di euro a favore della cooperativa sociale “La Rondine” di Lanciano facente parte del consorzio S.G.S. (La Rondine è conosciuta anche da queste parti, di recente ha fornito personale sanitario al Comune di San Salvo per lo screening di massa del gennaio scorso e gestisce i servizi d’ascolto per il gioco d’azzardo nella stessa San Salvo e a Vasto). Di tale cooperativa sono stati arrestati il legale rappresentante Domenico Mattucci e la coordinatrice Luigia Dolce.
[ant_dx]Trotta era impegnato anche politicamente, alle elezioni regionali del 2019 aveva sfiorato l’elezione tra le fila di Fratelli d’Italia con 1954 preferenze.
Ieri, dopo l’arresto, il presidente della Regione Marco Marsilio aveva così commentato la vicenda: “La Regione Abruzzo e la Asl garantiscono come sempre la massima collaborazione con le autorità giudiziarie e gli inquirenti impegnati nel contrasto all’illegalità e alla corruzione. Ho appreso con stupore dell’arresto del dott. Trotta, noto e stimato primario della Asl di Pescara, attivo oltre che nell’ambito professionale in quello del volontariato sociale. L’ho conosciuto più di due anni fa in una cena di beneficenza di una importante associazione, della quale era uno dei principali animatori, con centinaia di professionisti e imprenditori impegnati a raccogliere fondi per i soggetti fragili, e in quella occasione mi manifestò l’intenzione di candidarsi al consiglio regionale nella lista di FdI. Apprendere che la stessa persona sarebbe il dominus di un’opera di corruzione, quale quella che sembra emergere dall’inchiesta, lascia interdetti. Mi auguro che il dott. Trotta possa dimostrare la sua estraneità ai fatti addebitatigli e tornare a testa alta al suo lavoro. In caso contrario non esiterei a chiedere alla magistratura di adottare la massima severità”.
Quello di ieri è il secondo suicidio del 2021 nel carcere vastese, all’inizio di marzo un altro detenuto si era tolto la vita [LEGGI].