Per due degli ultimi tre giorni, rubinetti a secco in corso Mazzini, ma nessuno ha avvisato gli abitanti della zona. Una residente della strada urbana più trafficata di Vasto, A.D.F., protesta: “Se non avessi sempre una scorta in casa, non potrei neanche cucinare”.
Il problema era stato in parte annunciato dal Comune di Vasto, che aveva diffuso, tramite social network e messaggistica istantanea, una “scheda chiusure” della Sasi, la società che gestisce il servizio idrico integrato (acqua, fogne e depurazione) in 87 dei 104 comuni della provincia di Chieti. “Al fine di evitare disservizi, si rende necessario effetturare le chiusure programmate”, avvertiva la breve nota del municipio, “fino a venerdì 09.04.2021, salvo diversa disposizione della Sasi”. Nello schema elaborato dalla società non si faceva riferimento a corso Mazzini: per Vasto, infatti, si comunicava la chiusura, dalle 19 del 31 marzo fino alle 5 del mattino successivo, in via Madonna dell’Asilo, via Zanella, viale D’Annunzio, località Incoronata e dalle 19 alle 6 al quartiere San Paolo.
“Ormai questa è una strada dimenticata”, commenta con amarezza la residente dopo che il problema si è ripetuto ieri, ma “neanche stavolta siamo stati avvisati. E non basta farlo via social network, perché ci sono persone che non li usano. Bisognerebbe tornare a far girare un’auto dotata di altoparlante in modo da avvisare i cittadini. Qui ci stiamo stancando. Tra poco faremo un esposto alla Procura“.
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