L’Istituto Omnicomprensivo “G. Spataro” di Gissi questa mattina si è tinto di blu. Oggi, 2 aprile, ricorre infatti la “Giornata mondiale della consapevolezza sull’Autismo”, istituita per la prima volta nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’ONU al fine di “sensibilizzare la popolazione sui diritti delle persone affette da tale disturbo”.
Una giornata che, nonostante i suoi nobili propositi, riscuote ancora, talvolta, un interesse troppo flebile, ma “consapevolezza” implica conoscenza e per conoscere bisogna comprendere. Comprendere che un autistico è innanzitutto una persona, con caratteristiche sue proprie, potenzialità e criticità. Nei confronti di queste persone e delle loro famiglie, la scuola, in quanto istituzione dedita all’educazione e all’istruzione di tutti i suoi allievi, ha la “responsabilità e il privilegio di accogliere e includere ogni bambino, offrendogli l’opportunità di esprimere al meglio la sua personalità, secondo i propri interessi e capacità. A tal scopo si rivela necessario ed inevitabile abbattere le barriere, eliminando ogni etichetta che tolga identità, speranza e dignità. Evitare stigmatizzazioni ogni giorno dell’anno e non solo in occasione di ricorrenze che hanno risonanza mondiale è un compito precipuo della scuola, ma è altresì doveroso, per un’istituzione degna di tal nome, dare la giusta risonanza all’evento”.
Sulla base di queste premesse, spiegano dall’Istituto Spataro, i bambini, in presenza e in DDI, “si sono prodigati, guidati dalle insegnanti, nella realizzazione di artefatti a tema, sperimentando, sia attraverso la riflessione condivisa sia attraverso la scrittura creativa, una comunione di intenti ed una spontanea empatia verso i loro compagni speciali. Il momento conclusivo delle attività realizzate dalla scuola si è svolto in cortile, dove i bambini si sono ritrovati per condividere un momento di gioia ed esternare, attraverso la loro creatività, una innata capacità inclusiva”.
“La mia vita di persona autistica può essere tanto felice e soddisfacente come la tua normale. In queste vite possiamo arrivare ad incontrarci e a condividere molte esperienze” – Angel Rivière.