“Esprimiamo, anche a nome dell’Anci Abruzzo, tutta la nostra solidarietà agli 80 lavoratori della Esplodenti Sabino che dal mese di gennaio sono senza stipendio e che non hanno alcuna certezza sul loro futuro”. Commentano così i sindaci di Fossacesia e Torino di Sangro, Enrico Di Giuseppantonio e Nino Di Fonso, dopo aver incontrato i tre rappresentanti sindacali dell’azienda, ossia Antonio La Viola della Uiltec, Candeloro Di Tullio della Fimca Cisl e Paolo Iocco della Cgil.
Dal 21 dicembre 2020, dopo il drammatico incidente costato la vita a Nicola Colameo, Paolo Pepe e Carlo Spinelli, lo stabilimento è chiuso, posto sotto sequestro per le esigenze legate alle indagini dell’autorità giudiziaria, la prefettura di Chieti ha inoltre sospeso la licenza. Qualche giorno fa, la Procura ha inoltre chiesto e ottenuto nuovi sequestri per presunti reati ambientali [LEGGI]. Dopo il sit-in davanti al tribunale di Vasto, i dipendenti – che chiedeno il parziale dissequestro per tornare a lavorare – hanno scritto anche una lettera al vescovo Bruno Forte.
“Siamo certi che la Procura di Vasto stia con solerzia facendo luce su quanto accaduto, ma allo stesso tempo auspichiamo, anche in rappresentanza dell’Anci Abruzzo, che al più presto questa situazione si risolva e che per gli 80 dipendenti e le loro famiglie si possa superare questo difficile momento. Facciamo appello anche al ministero delle Attività Produttive e alla Regione Abruzzo affinchè si adoperino per risolvere il problema del lavoro degli operai”.