Costeggiando il lungomare di Pescara (alla fine dell’articolo trovi il link alla tappa precedente) siamo arrivati nel territorio di Francavilla al mare. In realtà, non c’è un vero e proprio passaggio tra una città e l’altra vista la continuità dell’abitato.
Si susseguono, infatti, lidi, stabilimenti balneari, ristoranti, piccoli bar, alcune belle ville sul mare fino a giungere in una grande piazza, chiamata Piazza Adriatico dove si incontrano diverse persone in bicicletta, alcune leggendo un libro e altre impegnate in attività sportive. E poi, ancora piu a sud, un’altra piazza che ospita il monumento ai Caduti del Mare.
Da qui, procediamo ancora verso sud fino ad arrivare ad uno dei simboli della spiaggia di Francavilla, il Pontile Sirena.
Sul web ci sono tantissime foto che lo ritraggono, in tutte le stagioni, con il mare in burrasca o quieto, all’alba, al tramonto o in piena estate con i tanti bagnanti che affollano la spiaggia di città.
La costruzione di questo pontile risale agli anni ‘60, anni del boom economico e del primo turismo di massa verso le coste abruzzesi.
Il Pontile di Francavilla è perfetto per passeggiate romantiche, oltre che come luogo privilegiato per assistere agli spettacoli pirotecnici di Ferragosto.
Certo, il boom turistico degli anni ‘60, ma Francavilla è un ridente meta balneare da ancora prima. Infatti, il Palazzo Sirena, proprio alle spalle del pontile, è tutt’ora il simbolo della vocazione turistico-balneare di questa cittadina. Si tratta di un palazzo originariamente costruito in stile floreale-liberty e inaugurato nel 1888.
Proprio in quella occasione, ci fu una grande festa da ballo alla quale intervennero personaggi illustri dell’epoca e Gabriele d’Annunzio, in un articolo scritto per “La Tribuna” di Roma, ne raccontò lo svolgimento.
Distrutto dai tedeschi nel 1943, fu ricostruito dopo la fine della guerra come lo vediamo attualmente, ampliando la struttura che tutt’ora include anche un auditorium usato per convegni, mostre, concerti e manifestazioni culturali di vario genere.
Approfittiamo dell’accogliente piazza antistante il palazzo Sirena per fare una pausa con un caffè nel nostro thermos e dei tarallucci alla marmellata d’uva (tipicità di Casalbordino). Da qui decidiamo di fare una piccola deviazione.
Lasciamo il mare (che nel frattempo ha assunto un colore turchese inteso) alle nostre spalle e ci dirigiamo sulla collina che ospita Francavilla paese o Francavilla “alta”.
Una signora molto gentile ci indica la direzione per raggiungere il Museo Michetti e ci accompagna per qualche metro come un’affabile “padrona di casa”. “Ecco, è questo il palazzo del museo”, ci dice indicandolo.
Michetti, famoso pittore e fotografo italiano, nato a Tocco da Casauria nel 1851 e che a Francavilla al Mare passò gli ultimi anni della sua vita. Alla sua figura è dedicato questo museo situato nel cuore della città alta, nel Palazzo San Domenico (anticamente un convento domenicano) risalente alla prima metà del Seicento.
Nello stabile, che ogni anno dal 1947 ospita il Premio Michetti, potrai trovare il Museo d’Arte Contemporanea della Fondazione Michetti, la biblioteca e il Centro Studi Cicognini.
Recentemente, negli stessi spazi, è stata inaugurata la mostra permanente “Abruzzo in miniatura” promossa e organizzata dal maestro Livio Bucci con esposte 100 opere dedicate ai luoghi simbolo dell’Abruzzo e ai suoi “tesori”.
Proseguiamo per le stradine in salita di Francavilla al mare fino a raggiungere uno scorcio decorato e poi la chiesa di Santa Maria Maggiore con stili forme e colori molto particolari.
Alle spalle della chiesa si apre un bellissimo belvedere sul mare e sulla spiaggia. Un misto di natura con alberi antichi, di mare, di vento, di spazi aperti che ci rigenera l’anima, questo è il luogo perfetto per riprendere un po’ di fiato e per fare un po’ di stretching e meditazione.
Ci rimettiamo in movimento e da qui, passando di fronte il Municipio di Città, arriviamo su una verde collina che guarda il mare appena fuori il centro abitato.
Quello che ci troviamo di fronte è l’antico convento e casa di Francesco Paolo Michetti, (la cui statua ci accoglie all’ingresso). Entriamo nella piccola Chiesa di Santa Maria del Gesù, originaria del Quattrocento con seguenti modifiche nel Settecento, molto graziosa, con begli affreschi sul soffitto. Adiacente c’è il piccolo convento dei Francescani Osservanti.
Proprio alla fine dell’800 tutto il complesso fu acquistato da Michetti che lo adibì come casa e come studio per i suoi lavori artistici.
Non possiamo fare altro che immaginare l’artista muoversi tra questi spazi, nel giardino, magari trovare ispirazione guardando questo stesso mare che stiamo guardando noi oggi, questi colori sfumati tra il turchese e lo smeraldo o il blu scuro. Chissà quante ispirazioni, quante sensazioni poi finite nei suoi quadri!
Decidiamo di ridiscendere verso la spiaggia e il mare attraverso la Salita del Convento che ci rimette sulla litoranea dove siamo pronti per procedere verso sud la nostra passeggiata.
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