Ha perseguitato per settimane una ragazza di cui si era invaghito e che lo aveva respinto fino a quando i carabinieri non hanno messo fine a una lunga serie di soprusi. Lo scorso 23 marzo i carabinieri della stazione di Archi hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare “emessa dal Tribunale di Lanciano nei confronti del 29 enne di Altino, attualmente agli arresti domiciliari, responsabile di atti persecutori, diffamazione e violenza privata nei confronti di una 20 enne di Perano”.
L’uomo, “che si era invaghito della ragazza con la quale voleva instaurare una relazione, vedendosi respinto, aveva iniziato a mettere in atto una condotta di persecuzione, intimidazione e pressione nei confronti della vittima, tempestandola di messaggi WhatsApp con i quali le chiedeva continui incontri e rapporti sessuali che ovviamente la donna non voleva. Una situazione che aveva creato nella vittima un perdurante e forte stato di ansia che ne aveva minato la tranquillità e cambiato le abitudini di vita. La donna si è decisa a denunciare i fatti ai carabinieri di Archi quando l’uomo ha pensato di ricattarla, prospettandole la pubblicazione su internet di un falso video a sfondo sessuale falsamente riconducibile a lei qualora non avesse acconsentito alle sue richieste”.
A seguito della denuncia, il 29enne era monitorato dai carabinieir di Archi che lo hanno fermato “poco dopo aver affisso sulla pubblica via di Perano diversi manifesti diffamatori nei confronti della donna. Nella sua auto durante la perquisizione erano rinvenuto il pennarello utilizzato per scrivere i manifesti e la colla vinilica necessaria per la loro affissione. Gli elementi raccolti dai carabinieri di Archi hanno permesso alla Procura di Lanciano di richiedere nei confronti dell’uomo una tempestiva e adeguata misura cautelare necessaria per tutelare la vittima, richiesta prontamente accolta dal Gip”.