Una soluzione bipartisan per garantire il futuro del Parco Aqualand. La propone il centrodestra alla Giunta municipale di Vasto. I consiglieri comunali di Lega, FdI, Forza Italia, Il Nuovo Faro e gruppo misto contestano la perizia sul valore del parco acquatico di via Incoronata, perché fare le verifiche “solo attraverso le scritture contabili del concessionario è come chiedere all’oste se il vino è buono”.
A giugno scadrà la convenzione con l’Aqualand srl, che gestisce la struttura aperta nel 1994. Il Comune deve decidere che fare.
In una lettera al sindaco, Francesco Menna, il centrodestra contesta i risultati dello studio, affidato dall’amministrazione di centrosinistra al professor Alberto Dello Strologo, “poiché non teneva conto, probabilmente perché non richiesto dall’incarico, dei potenziali inadempimenti delle parti e non verificava in alcun modo, nemmeno a campione, i dati riportati nelle scritture, ovvero la loro ragionevolezza”.
Francesco Prospero, Vincenzo Suriani, Edmondo Laudazi, Guido Giangiacomo, Alessandro d’Elisa, Alessandra Cappa e Davide D’Alessandro chiedono al Comune di verificare il rispetto del piano di investimenti da 2 milioni 250mila euro, in cui “doveva essere compreso anche il campo sportivo da consegnare all’amministrazione comunale”, e del periodo minimo di apertura nell’estate 2020, quando Aqualand è rimasto chiuso, mentre a Tortoreto Onda Blu ha riaperto nonostante la pandemia. Inoltre, vogliono chiarimenti sull’esistenza di un diritto all’indennizzo a favore del concessionario che “possa prescindere dall’approvazione dei piani di investimento”.
Infine l’appello a Menna: “Si impegni, signor sindaco, la minoranza è pronta a collaborare. Assicuri un futuro radioso al nostro parco evitando il verificarsi di un’operazione svantaggiosa per il nostro Comune”.