Lo staff del centro culturale Aldo Moro di San Salvo, ribadisce il valore del riconoscimento di “Città che legge” e la sua importanza per l’identità della comunità. “Da qualche giorno è tra noi un cartello che avvisa chiunque entri nella nostra città che la nostra comunità ha ricevuto un riconoscimento oggettivo e importante: ‘Città che Legge’. Da dove nasce questo riconoscimento? A chi viene attribuito e perché?”
“Nel 2017 il Centro per il libro e la lettura (Cepell) in intesa con l’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) – si legge nel comunicato del Centro Culturale Aldo Moro – ha deciso di assegnare la qualifica di Città che Legge per promuovere e valorizzare quelle amministrazioni comunali impegnate a svolgere con continuità sul proprio territorio politiche pubbliche di promozione della lettura (Centro per il libro e la lettura – Città che legge). Una Città che legge garantisce ai suoi abitanti l’accesso ai libri e alla lettura – attraverso biblioteche e librerie – ospita festival, rassegne o fiere che mobilitano i lettori e incuriosiscono i non lettori, partecipa a iniziative congiunte di promozione della lettura tra biblioteche, scuole, librerie e associazioni e aderisce a uno o più dei progetti nazionali del Centro per il libro e la lettura (Libriamoci, il Maggio dei Libri)”. Riconoscimento, ricordano, “attribuito la prima volta a San Salvo nel 2017, e poi le volte successive, in seguito ai progetti proposti dal Comune di San Salvo al Cepell, frutto del lavoro svolto dall’Akon Service”.
“La visione strategica che dal 2016 orienta la programmazione delle attività del Centro Culturale Aldo Moro – spiegano – è infatti diretta non solo a promuovere la lettura quale fattore di sviluppo individuale e collettivo ma anche ad attivare una nuova narrazione condivisa della Città di San Salvo. Come sostiene l’antropologo Felice Di Lernia ‘la Nostra è un’identità narrativa. Bisogna raccontarsi per esistere. Noi siamo il racconto di Noi, il racconto di noi che è stato fatto da altri e il racconto di Noi che facciamo Noi’“.
“Molti in questi anni hanno raccolto la nostra sfida di attivare una nuova narrazione della Città di San Salvo. Sono stati per lo più cittadini comuni, bambini, ragazzi, famiglie, piccole associazioni che hanno scelto di collaborare e tornare a frequentare la biblioteca comunale, di donare libri nuovi, di impegnarsi in prima persona e volontariamente in attività di letture animate con i bambini delle scuole del territorio, di formarsi per diventare lettori e lettrici volontari di Nati per Leggere, di essere protagonisti di eventi di Guerrilla Reading, di realizzare eventi di biblioteca ambulante (camper dell’associazione CivicoZero) per avvicinare i bambini allo stupore di una storia raccontata dentro un nido/casa, di partecipare ai laboratori di Lettura ad Alta Voce promossi presso le scuole per il contrasto della povertà educativa (Progetto Officina Educativa), di essere protagonisti dei video promozionali della lettura.
“Tutto questo non sarebbe stato possibile se non ci fosse stato il contributo volontario di tantissime belle persone! Ci preme ringraziare tutti coloro che hanno affiancato il centro culturale Aldo Moro nel percorso che ci ha portato a questo risultato sul quale non intendiamo rimanere fermi. Vogliamo ringraziare tutti quei cittadini che sono in viaggio con Noi perché è soprattutto grazie a loro, instancabili esploratori di mondi letterari e di un modo nuovo di vivere la città, che questa nuova narrazione ci sta contaminando. Il dibattito pubblico intorno alla qualifica “Città che Legge” testimonia non solo che il viaggio è iniziato ma che è in corso, e che insieme tutti siamo ormai in cammino. Grazie a tutti voi che avete sempre lavorato con noi per rendere fruibile e piacevole queste esplorazioni. San Salvo Città che legge è bellezza che (R)-Esiste“.
I video delle iniziative:
Guerrilla reading
Biblioteca ambulante
Officina educativa – Laboratorio di lettura ad alta voce
Insieme per la lettura