Nuovi sequestri alla Esplodenti Sabino, questa volta per presunti reati ambientali. La Procura di Vasto ha chiesto e ottenuto al termine di nuovi filoni di indagine il sequestro preventivo dell’area dove lo scorso dicembre hanno perso la vita tre operai in incidente sul lavoro.
Da quanto si apprende, come specificato dall’Ansa, il sequestro è stato chiesto per “aver stoccato, in assenza di titoli autorizzativi, rifiuti pericolosi e non pericolosi, posti su nudo terreno all’interno di cisternette in più aree dello stabilimento, in assenza di idoneo bacino di contenimento atto ad impedire/contenere eventuali sversamenti/dilavamenti in danno del suolo, sottosuolo e acque superficiali e sotterranee; per aver illecitamente smaltito, attraverso operazioni di incenerimento all’interno del forno statico: incenerimento a terra di rifiuti liquidi pericolosi, imballaggi pericolosi, panetti filtranti pericolosi e scarti di lavorazione pericolosi, costituiti da acque contaminate da miscele esplosive prodotte; omettendo altresì la classificazione come rifiuto, il tracciamento quantitativo e qualitativo dello stesso; per aver illecitamente stoccato e raccolto rifiuti speciali pericolosi di varia natura (tra cui ceneri pesanti prodotti dall’incenerimento [ant_dx]rifiuti presso il forno 80, polveri sottili prodotte dai sistemi di abbattimento, bossolame bonificato, imballaggi contaminati) depositandoli rispettivamente sul nudo terreno, all’interno di big bags o in cassoni scarrabili scoperti, ammalorati, non a tenuta, senza adottare eventuali cautele atte ad evitare la diretta esposizione dei rifiuti agli agenti atmosferici ed il dilavamento di eventuali inquinanti in danno delle matrici ambientali (suolo, sottosuolo, acque superficiali e sotterranee), utilizzando le aree di piazzale non pavimentate individuate nelle pertinenze del forno 80, non autorizzate a tale scopo, in difformità al titolo autorizzativo; per aver illecitamente smaltito i rifiuti, in seguito alla realizzazione di un’area dedita alla riduzione volumetrica dei rifiuti (pressa), priva di qualsivoglia titolo autorizzativo e di presidi ambientali atti ad evitare sia il dilavamento che lo sversamento sul suolo di rifiuti liquidi inquinanti”.
Una settimana fa, i lavoratori della Esplodenti Sabino avevano promosso un sit in davanti al tribunale di Vasto chiedendo il dissequestro di almeno una parte del sito per poter tornare a lavorare [LEGGI]. Il procuratore Giampiero Di Florio aveva detto loro che il lavoro potrà riprendere solo quando ci saranno le condizioni di sicurezza.