“Bocciatura totale, senza appello, di una gestione finanziaria scellerata”. La Corte dei Conti stronca lo stato delle finanze del Comune di Vasto.
La delibera 238/2020 parla chiaro:
“- l’Ente è tenuto a porre in essere adeguate misure correttive, per quanto attiene, in particolare: la gestione della liquidità, la gestione dei residui, la gestione dei tempi medi di pagamento e la gestione dei debiti fuori bilancio ancora da riconoscere;
– l’Ente dovrà provvedere al mantenimento dei parametri di una sana e corretta gestione finanziaria e contabile volta a garantire, anche per gli esercizi successivi, il rispetto dei necessari equilibri di bilancio e dei principali vincoli posti a salvaguardia delle esigenze di coordinamento della finanza pubblica;
– l’Ente è tenuto a trasmettere le risultanze dell’attività correttiva e le controdeduzioni del Consiglio comunale, alle criticità segnalate, entro sei mesi dal deposito della presente pronuncia;
– l’Organo di revisione è tenuto a vigilare sulla corretta attuazione delle azioni correttive che l’Ente porrà in essere nonché ad una maggiore attenzione nella redazione degli atti di propria competenza anche alla luce di quanto disposto dall’art. 240 del TUEL”.
[ant_dx]Come si legge nella delibera, tra le principali criticità riscontrate ci sono anche i tempi medi di pagamento e i debiti fuori bilancio, punto, quest’ultimo che in passato ha animato il consiglio comunale.
I consiglieri di opposizione Vincenzo Suriani, Francesco Prospero, Guido Giangiacomo, Alessandro D’Elisa, Edmondo Laudazi, Alessandra Cappa e Davide D’Alessandro nel giudicare scellerata la gestione finanziaria attaccano: “È arrivata, in modo assolutamente non inatteso, la delibera della Corte dei Conti 238/2020 sullo stato delle finanze del Comune di Vasto, che verrà portata all’attenzione del Consiglio Comunale, con un colpevole ritardo di circa sei mesi, dal Presidente Baccalà. La magistratura contabile, chiamata a verificare i conti del nostro Ente dal 2013 al 2018, fotografa una situazione disperata, che noi consiglieri di minoranza avevamo già segnalato da tempo, come hanno fatto anche i revisori dei conti”.
“La Corte dei Conti certifica un ritardo cronico nei tempi di pagamento del nostro Comune, un abuso sistematico del fondo di tesoreria, la totale incapacità di riscuotere i tributi e le continue spese allegre di Francesco Menna e della sua macchina amministrativa, molto spesso confusa con macchina elettorale. Certifica inoltre la presenza di ulteriori debiti fuori bilancio ancora non portati all’attenzione del Consiglio Comunale. La Corte incarica il consiglio comunale di indicare un piano di rientro dal disavanzo, contrassegnato, come indica la Corte stessa, da un necessario aumento di tutte le tariffe dei servizi comunali. A Palazzo di Città, nel frattempo, si continua a ballare su Titanic”.