A Vasto la campagna vaccinale si farà nel palazzetto dello sport. Lo ha comunicato oggi l’Azienda sanitaria provinciale al sindaco, Francesco Menna.
“Sono stato contattato questo pomeriggio dalla Asl che mi ha garantito che a breve sarà sottoscritta la convenzione per consentire la vaccinazione al PalaBCC, dove ci sono spazi e parcheggi funzionali allo scopo”, racconta il primo cittadino. “Finalmente, dopo Chieti, Lanciano e Francavilla, è arrivato il turno anche di Vasto nella scelta della sede per i vaccini. Ricordo che il Comune di Vasto ha messo a disposizione a proprie spese la sede di via dei Conti Ricci, dove è stato realizzato un gran lavoro per lo screening di massa”.
Menna chiede al direttore generale della Asl, Thomas Schael, per la somministrazione “di basarsi sulla preziosa professionalità di medici ospedalieri che fanno capo a Francesca Tana e Angelo Muraglia” per l’inoculazione delle dosi “e semplificare le procedure, avvalendosi, se è il caso, gratuitamente anche della imponente e operosa squadra di volontariato dello screening di massa coordinata dalla dottoressa Anna Suriani e dalla Protezione civile”.
Anziani e persone fragili – Nel primo pomeriggio, in un comunicato, Menna aveva lamentato ritardi: “Il 17 febbraio scorso presso l’ospedale di Vasto è iniziata la somministrazione delle prime dosi agli over 80, ma fino ad oggi sono ancora molti in attesa. E’ quanto ha dischiarato il sindaco di Vasto, Francesco Menna. Per i disabili e le categorie fragili nessuno è ancora stato chiamato. In qualità di sindaco chiedo di procedere al più presto con questa categoria. Le persone fragili non possono rischiare di contrarre il virus. Ricevo molte critiche sull’organizzazione del piano vaccinale a Vasto. Diverse persone mi hanno riferito di aver ricevuto la chiamata del Cup di Lanciano, preposto a contattare gli utenti, ma non essendo riusciti a rispondere, ai pochissimi squilli, quando gli utenti hanno provato a richiamare non hanno avuto risposta. C’è chi aspetta da tempo di essere richiamato, ma senza esito. Per i disabili e le persone che non possono muoversi da casa non esiste una procedura, o almeno non è da noi sconosciuta”.
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