Una maggiore automazione e competitività, contenimento dei costi e un ridimensionamento alle attuali esigenze. È quanto emerge dall’attesa riunione di stamattina tra le rsu di Pilkington, Primo e Bravo per fare il punto sulla situazione del gruppo che a San Salvo produce vetri per auto.
Oggi, i sindacati sono stati più espliciti: la fabbrica continuerà a vivere solo se intraprenderà alcune azioni che mirano allo “snellimento” dell’insediamento. Insomma, sembra arrivato il momento di tradurre in azioni concrete gli annunci che il gruppo giapponese ha lanciato nei mesi scorsi e che finora erano visti da queste parti solo come lontane eventualità. Nell’estate post-lockdown, era stato il presidente Nsg, Shigeki Mori, a citare per la prima volta la necessità di sacrifici per sopravvivere [LEGGI], di decisioni dolorose (come lo spegnimento di due forni in Malesia e Giappone) e di un temuto piano di ristrutturazione [LEGGI] da almeno 2mila tagli nello scacchiere globale [LEGGI].
I sindacati – Cisl, Cigl, Uil e Ugl – nel comunicato diffuso poco fanno intendere solo in parte l’eccezionalità del momento: “La priorità per il prossimo anno è la riduzione dei costi fissi e l’incremento della competitività attraverso un miglioramento dell’automazione degli impianti, aspetto quest’ultimo necessario per prendere nuove commesse e garantire la continuità lavorativa della fabbrica. Le strutture aziendali dovranno essere ridimensionate alle attuali esigenze, non come per uno stabilimento che lavora a ciclo continuo. Se non saranno realizzate azioni di riduzione drastica dei costi e di miglioramento della produttività, i rischi per il futuro coinvolgeranno tutti“.
[ant_dx]”Maggiore automazione, contenimento dei costi, ristrutturazione, ridimensionamento”, tutte parole che molto probabilmente si tradurranno in tagli per garantire un futuro al sito produttivo e che i sindacati chiedono non vengano distribuiti solo tra gli operai, ma anche tra quadri e impiegati.
Per ora non ci sono né numeri, né altri dettagli, ma nelle prossime settimane si avranno maggiori indizi su cosa attende gli oltre 2mila lavoratori del gruppo: all’orizzonte, oltre a nuovi incontri per illustrare i citati progetti, c’è la presentazione del budget.
IL COMUNICATO UNITARIO
Nei giorni scorsi si è svolto un incontro tra le organizzazioni sindacali, le RSU della NSG Pilkington, Primo e Bravo e l’Azienda per analizzare la situazione attuale. L’Azienda ha evidenziato che la crisi che investe l’intero settore auto in Europa è sempre più profonda; numerose case auto hanno annunciato migliaia di esuberi e si stanno riorganizzando, riducendo le attività produttive e cambiando le loro strategie di business attraverso il ritardo o la cancellazione di progetti già in fase di sviluppo.
Il Gruppo NSG sta a sua volta attraversando una crisi altrettanto profonda. La preparazione del nuovo budget (anno finanziario 2021-22) sta per concludersi, c’è la necessità di ristrutturare costi e competitività per azzerare le gravi perdite che il business auto ha in Europa, poiché un sistema produttivo non può più permettersi perdite sul conto economico, i ricavi devono essere superiore ai costi, queste sono le regole base dell’economia aziendale. La priorità per il prossimo anno è la riduzione dei costi fissi e l’incremento della competitività attraverso un miglioramento dell’automazione degli impianti, aspetto quest’ultimo necessario per prendere nuove commesse e garantire la continuità lavorativa della fabbrica. Le strutture aziendali dovranno essere ridimensionate alle attuali esigenze, non come per uno stabilimento che lavora a ciclo continuo. Se non saranno realizzate azioni di riduzione drastica dei costi e di miglioramento della produttività, i rischi per il futuro coinvolgeranno tutti. L’Azienda ha già evidenziato diversi progetti che saranno analizzati nei prossimi incontri.
La parte sindacale comprende la necessità di migliorare la competitività della fabbrica e ha chiesto all’azienda di mettere in campo tutte le iniziative volte a contenere i costi fissi, semifissi e variabili in tutti i settori al fine di tutelare il lavoro a San Salvo. Inoltre, ha ricordato che i lavoratori hanno già condiviso e contribuito con l’azienda stessa alla realizzazione di un piano industriale per l’introduzione di nuovi impianti tecnologici che oggi sono condizione necessaria per affrontare le sfide future che il mercato richiede, soprattutto in questo periodo di pandemia, e che gli stessi lavoratori sono disponibili ad affrontare questo ulteriore momento critico a causa della contrazione della domanda per aumentare la competitività del sito. Tutti insieme dobbiamo lavorare per trovare gli strumenti interni ed esterni necessari a dare quella continuità aziendale che è il presupposto per l’occupazione. Nelle prossime settimane seguiranno altri incontri volti ad affrontare i temi sopraelencati per gestire il momento difficile e, visti i protocolli sanitari che impediscono assembramenti, sarete sistematicamente informati sulla situazione aziendale tramite comunicati.