“Al via la progettazione del nuovo ospedale di Avezzano e della Marsica”. A darne ieri notizia è stato il sindaco Gianni Di Pangrazio che ha commentato con soddisfazione la delibera della Asl 01 di affidamento della progettazione per 521mila euro. Ad aggiudicarsela è stato il Raggruppamento Temporaneo di Professionisti composta da L+ Partners srl (capogruppo con sede a Milano), Tonelli Ingegneria srl, Tekser srl, AGM Project Consulting srl, EY Advisory spa, Studio Legale Tributario e Aureli Soil srl. Come si può leggere nella stessa delibera, la giunta regionale ha previsto per Avezzano un nuovo presidio ospedaliero per un importo complessivo di 83,6 milioni di euro di cui 33,4 milioni dallo Stato, 1,7 milioni dalla Regione e 48,5 milioni da privati.
“La governance della Asl – ha detto Di Pangrazio – ha messo il sigillo finale al responso del gruppo di lavoro sulla gara d’appalto mirata a selezionare i progettisti dell’opera destinata a sostituire il vecchio e obsoleto ‘Santi Filippo e Nicola’”.
Le sorti del nuovo ospedale di Avezzano spesso sono state accostate a quelle del futuro nosocomio di località Pozzitello legate in qualche modo da una paragonabile necessità del territorio, tanto da suggerire l’ipotesi di un programma-stralcio al piano sanitario ad hoc per le due città.
Se il nuovo ospedale di Avezzano compie un passo in avanti, lo stesso non si può dire per la struttura di Vasto diventata degli anni un’autentica chimera. Il paradosso è che del nuovo ospedale vastese, rispetto a quello marsicano, un progetto preliminare esiste già, redatto dalla Proger nel 2000. Ventuno anni dopo andrebbe rivisto per adeguarlo agli standard moderni, ma una base di partenza c’è. Lo sanno bene anche quegli amministratori che pubblicamente e non continuano a pressare la Regione senza avere risposta.
L’ultima lettera del sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, e del presidente del consiglio comunale Eugenio Spadano inviata a Marco Marsilio, Nicoletta Verì e Thomas Schael è rimasta senza risposta. Difficile, inoltre, per noi, ricevere risposta al telefono dall’assessore alla Sanità, Verì, che nel luglio dello scorso anno pure riconosceva le precarie condizioni del “San Pio” tanto da lanciarsi in un “sta crollando” [LEGGI] che fece rumore nonostante i cedimenti e allagamenti a cavallo tra maggio e giugno.
Fatto sta, che nonostante gli intoppi di fine estate 2020 sembrassero superati, oggi sul nuovo ospedale di Vasto è calata una cortina di silenzio. Nei mesi scorsi, prima vennero sollevati dubbi sui terreni, poi spuntò l’ipotesi di un presidio unico con Lanciano in territorio di Casalbordino. Il 14 settembre 2020, i sindaci di Vasto, San Salvo, Cupello e Monteodorisio si recarono in Regione per un incontro chiarificatore al termine del quale la posizione unita fu “Stop a discussioni, si può già costruire” condivisa anche dai rappresentanti regionali del territorio. Qualche giorno dopo, fu lo stesso Marsilio in visita a San Salvo a rassicurare sul tema [LEGGI].
Da allora, invece, di nuovo c’è che neanche quegli stessi sindaci riescono più ad avere aggiornamenti su quel miraggio che ha accompagnato le campagne elettorali degli ultimi 20 anni.