Ottantacinque alberi da tagliare lungo la pista ciclabile di Vasto Marina per garantire la sicurezza di frequentatori e abitazioni vicine. È quanto emerge dalla relazione Manutenzione del verde e messa in sicurezza di alberature incidenti sui palazzi residenziali e sulla pista ciclopedonale della Marina di Vasto redatta per la procedura di Valutazione d’Incidenza Ambientale (Vinca) dall’agronomo Nicola Zinni per conto del Comune
Molte piante – pioppi, salici e pini le specie principali – hanno raggiunto altezze ragguardevoli che potrebbero mettere a rischio gli edifici vicini in caso di collasso causato da difetti, carie ecc.; l’area dell’intervento ricade anche nel sito d’interesse comunitario “Marina di Vasto”.
Lo screening dello stato fitosanitario è stato eseguito dal forestale Francesco Marsico tramite Vta (Visual Tree Assessment) ovvero valutazione di stabilità degli [ant_dx]alberi per ognuno dei quali è stata redatta una scheda.
Lo studio ha portato alla “prescrizione di abbattimento immediato” per 157 piante, 72 di queste non saranno tagliate in un primo momento perché “sono verosimilmente distanti dalla pista o perché non recano di fatto un rischio, almeno immediato (soprattutto perché distanti dal tracciato)”. I restanti 85 alberi sono invece candidati al taglio perché “hanno un grado di criticità elevato e rappresentano un rischio per i fruitori della pista ciclopedonale“.
Per evitare il taglio è stata valutata la deviazione del percorso ciclopedonale giudicata non praticabile: la Statale 16 richiederebbe un importante adeguamento per consentire il passaggio in sicurezza di pedoni e ciclisti, un nuovo tracciato sulla parte sabbiosa della Zona Speciale di Conservazione (Zsc) “oltre a non essere previsto nel piano di gestione, provocherebbe un impatto sulla conservazione dei luoghi molto rilevante”.
Il sindaco Francesco Menna, nei mesi scorsi fortemente contestato da alcuni comitati cittadini per il taglio di altri alberi in città, assicura: “È vero, saranno tagliati 85 alberi, ma ne saranno piantati altri, la messa in sicurezza è fondamentale per i cittadini. Sulla pista ciclabile abbiamo investito oltre 400mila euro tra illuminazione, doppia corsia, posta, cartellonistica, ora arriveranno le panchine. Con questo intervento valorizziamo le piante autoctone e si fa una messa in sicurezza anche dopo alcune segnalazioni ricevute. In quattro anni abbiamo piantato 650 alberi sul territorio ne pianteremo altri. Ci atterremo scrupolosamente alla perizia”.
Nella checklist sull’integrità del sito si legge che l’intervento non avrà effetti sulla conservazione di habitat e specie animali, mentre provocherà una parziale perdita della superficie arborea, per questo si suggeriscono “azioni di buona gestione del cantiere” per mitigare le operazioni previste:
– durante la fase di lavorazione assicurarsi che non vi sia la presenza di venti dominanti di elevata intensità;
– le operazioni di taglio e di potatura di contenimento non vanno effettuate nel periodo decorrente dal 15 marzo al 15 luglio (periodo di nidificazione);
– limitare il calpestio, con macchine (cestelli elevatori) e operatori nella sola area di sfalcio della pista, ovvero fino ad 1 metro dal cordolo della pista ciclabile;
– eseguire il corretto smaltimento del materiale di risulta (legna e ceppame) come previsto dai regolamenti;
– eseguire le lavorazioni nelle ore centrali della giornata evitando la mattina e il pomeriggio in modo da limitare al massimo il disturbo antropico dell’avifauna;
– per mitigare la perdita di copertura arborea si consiglia la sostituzione delle piante soggette al taglio con essenze arbustive e legnose di tipo autoctono; a titolo esemplificativo: mirto, lentisco, fillirea, alaterno, cisto, leccio, lavanda, ecc..
L’intervento, come detto, è stato sottoposto a Vinca, eventuali osservazioni andranno presentate entro le 13 del 16 marzo.