Si spegnerà uno dei due forni float dello stabilimento Pilkington di San Salvo? È la domanda che circola da qualche giorno dopo che, in un articolo in cui si parla degli investimenti della multinazionale del vetro nello stabilimento di Porto Marghera veniva dato per certo lo spegnimento di un forno a San Salvo con il conseguente numero di esuberi [LEGGI]. Circostanza che, almeno nell’immediato, non sembra debba verificarsi ma che, alla vigilia della chiusura dell’anno finanziario – che per la Pilkington è al 31 marzo, in linea con i mercati giapponesi – desta qualche preoccupazione sul futuro dello stabilimento di Piane Sant’Angelo.
Del resto il rapporto del gruppo NSG dello scorso 5 novembre, evidenziava un quadro di ristrutturazione che prevede il taglio di 2mila dipendenti in tutto il mondo [LEGGI] per “tornare a un utile netto significativo con una struttura aziendale sostenibile”. Un passaggio cruciale sarà quello dell’avvio del nuovo anno finanziario, con il quadro che il management di San Salvo presenterà ai lavoratori attraverso i rappresentanti sindacali.
[ads_dx]”Non seguiamo noi la situazione di Porto Marghera – spiega Franco Zerra (Femca Cisl) ma i nostri colleghi. Ma credo che quanto sia avvenuto sia effetto della riorganizzazione del gruppo che, come annunciato in borsa dal presidente lo scorso anno, ha visto il blocco di alcuni investimenti. Per quanto riguarda la nostra situazione sappiamo bene che il mercato auto è fermo, ci sono alcuni fattori (come il cambio delle tecnologie, il passaggio all’elettrico) che lo influenzano. L’azienda a breve ci illustrerà la programmazione e ci dirà quali sono le tendenze. Di certo possiamo immaginare che sarà un anno difficile. La situazione in tutto il gruppo Nsg è in continua evoluzione”.
Il confronto, che sarà fissato nelle prossime settimane, arriverà dopo l’insediamento della nuova Rsu, da poco rinnovata [LEGGI]. “Dopo quell’incontro avremo uno scenario più chiaro. Una cosa è certa, lavoreremo per difendere il nostro territorio”, conclude Zerra.
“Abbiamo letto anche noi questa notizia pubblicata sui giornali veneti. Chiederemo all’azienda quanto c’è di vero rispetto a questa affermazione – spiega Emilio Di Cola (Filctem Cgil). Questo è il tema da mettere sul tavolo insieme all’altro, fondamentale per capire quale direzione prenderemo: il budget del nuovo anno finanziario che definirà gli scenari per l’insediamento produttivo di San Salvo”.
“Ci sono sicuramente preoccupazioni sul futuro e problemi da affrontare – commenta Arnaldo Schioppa (Uiltec Uil) -. Il mercato auto fa difficoltà a ripartire e questo condiziona la produzione”. Per Schioppa, però, “non è il caso di fare allarmismo. I due float di San Salvo fanno lavorazioni differenti, per prodotti diversi, entrambi funzionali all’attività produttiva. Oggi è questa la situazione, poi vedremo cosa accadrà. Nell’incontro con l’azienda affronteremo i dati di chiusura dell’anno 2020-2021 e conosceremo il budget per l’anno 2021-2022″.