A tre anni dall’inaugurazione del cantiere della Via Verde, l’amministrazione comunale di San Vito Chietino si dissocia da “quanto sta accadendo lungo la nostra costa”. Tornano a far discutere i lavori per la pista ciclopedonale, e ci si interroga sul destino di quel cantiere di cui “non si vede ancora la fine”.
“Dopo aver compreso tutte le buone ragioni e le cause dei ritardi e dei rinvii che finora ci sono stati – dichiarano in un comunicato dal Comune di San Vito – non possiamo non chiedere pubblicamente spiegazioni e un’assunzione chiara di responsabilità da parte di ciascuno. Prima di tutto sul destino della ciclopedonale che comincia ad assumere i tratti di un’incompiuta: non vogliamo sapere soltanto ‘quando’ ma soprattutto ‘se’ il cantiere sarà portato a termine, perché è sotto gli occhi di tutti che la realizzazione della pista è parziale e i lavori non procedono ormai da tempo. È importante sapere e far sapere – affermano – se gli ostacoli attuali sono di ordine tecnico, oppure di natura finanziaria, il che sarebbe davvero drammatico: drammatico perché ci si accinge a promuovere a livello internazionale, per la seconda volta in poco più di un anno, un cantiere, che è di fatto accessibile, e chi lo frequenta si pone domande sulla manutenzione e sulla gestione, pur essendo queste questioni successive”.
Amministrazione critica anche nei confronti delle istituzioni locali perché, “pur in tale stato d’incertezza, si stanno affrettando a redigere un regolamento sulla gestione della Via Verde che, invece di definire le necessarie e urgenti regole come pulizia, sfalci, decoro urbano, ha come obiettivo solo quello di regolamentare la concessione degli spazi adiacenti alla pista ciclopedonale e di ricavare aree di parcheggio”. Il Comune torna anche sulla questione della proposta di acquisto degli immobili FS da parte della Provincia di Chieti che, “di fronte allo spettro di un’incompiuta oltreché di strade da rifare, elude le richieste e le aspettative dei Comuni, in un’operazione che rischia di rivelarsi una mera speculazione immobiliare. D’altra parte – sottolineano – la Regione Abruzzo, se pur sia intervenuta nel metodo del regolamento provinciale, ha tuttavia dimostrato di non considerare come davvero strategico il progetto della Via Verde e, in generale, la Costa dei Trabocchi, dal momento che, stando alle dichiarazioni, non sono previsti contributi per il cantiere né per il passaggio ai Comuni degli immobili FS”.
L’amministrazione di San Vito Chietino chiede “pubbliche spiegazioni e un’assunzione chiara di responsabilità, alla Provincia di Chieti in primis”. E lo fa per “evitare che il progetto di sviluppo della ‘Costa dei Trabocchi’ nel suo complesso, tra burocrazia e urgenze più o meno reali, si concluda con un assalto alla diligenza, cioè con la riduzione del controllo pubblico, una disordinata appropriazione degli spazi e l’ulteriore cementificazione della nostra costa”.