Ok alla cassa integrazione ordinaria per gli operai della Esplodenti Sabino. Nelle settimane passate i sindacati avevano suonato un campanello d’allarme sulla situazione dello stabilimento teatro, il 21 dicembre 2020, dell’incidente sul lavoro costato la vita a Nicola Colameo, Paolo Pepe e Carlo Spinelli. Da quel giorno il sito è sotto sequestro e la prefettura ha ritirato la relativa licenza.
Gli assessori regionali Daniele D’Amario e Pietro Quaresimale, oggi, comunicano che l’Inps ha dato parere positivo allo sblocco della prima tranche di cassa integrazione ordinaria che inizierà a decorrere dal mese di febbraio scorso. “Al via libera dell’Inps – spiegano D’Amario e Quaresimale – si è arrivati dopo un lavoro di confronto che abbiamo portato avanti insieme con Confindustria. In un primo momento, infatti, l’istituto di previdenza aveva negato la concessione della cassa integrazione in quanto in corso di svolgimento un’inchiesta penale. Un successivo nostro intervento in sinergia con Confindustria ha sbloccato la situazione facendo leva sul fatto che la complessa inchiesta giudiziaria richiede tempi di chiusura molto lunghi e ciò comporta il blocco degli stipendi per svariati mesi”.
La Esplodenti Sabino occupa circa 80 operai impiegati nelle demilitarizzazione di munizioni ed esplosivi.