Un’area di 600 metri quadri è stata sequestrata dalla guardia costiera nella zona industriale di Vasto perché all’interno sono stati accumulati rifiuti in violazione del Testo Unico Ambientale. Nell’area, di proprietà di un’azienda locale, i militari hanno rinvenuto numerosi rottami ferrosi rilevando una situazione di degrado generale.
“L’attività posta in essere dal personale di Circomare Vasto – spiega una nota– è tesa a scongiurare che gli stessi materiali, trovandosi a diretto contatto con gli agenti atmosferici, possano, attraverso le ossidazioni, disperdere le proprie particelle nel terreno e nell’ambiente circostante inquinandolo. Dell’accertamento svolto veniva notiziata la Procura della Repubblica di Vasto e veniva preventivamente effettuato il sequestro dell’area interessata per una superficie di circa 600 mq, al fine di evitare possibili alterazioni dei luoghi interessati”.
“Il Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, dipende funzionalmente dall’attuale Ministero della Transizione Ecologica, ai sensi dell’articolo 8, della Legge 8 luglio 1986, n. 349 e dell’articolo 3, della Legge 28 gennaio 1994, n. 84, esercitando funzioni di vigilanza e controllo in materia di tutela dell’ambiente marino e costiero, uno degli obiettivi prioritari da perseguire, sia per la ricchezza del patrimonio naturalistico nazionale, sia per i rilevanti interessi sociali ed economici coinvolti nell’utilizzo delle relative risorse”.