Continua la querelle sui mancati finanziamenti ministeriali al Comune di Vasto per le opere di messa in sicurezza di edifici e territorio. Dopo le sollecitazioni del consigliere comunale di opposizione Alessandro D’Elisa [LEGGI], e la replica del sindaco Francesco Menna e dell’assessora Anna Bosco [LEGGI], è Alessandra Notaro, candidata sindaca per il polo civico La Buona Stagione, ad esprimere il proprio disappunto.
“Come mai Vasto non riesce ad accedere ai finanziamenti di ogni provenienza, oppure l’amministrazione deve correre ai ripari per sperare in una riammissione postuma? – si chiedono dal polo civico -. A Vasto ci sono scuole non a norma, come l’Aniello Polsi ed altre che stanno andando in rovina e sono chiuse. E per sopperire alle aule mancanti, sono state prese in affitto decine di aule sparse per la città”.
“È di due giorni fa – ricorda la Notaro – il rigetto della richiesta di 5 milioni di euro. Soldi destinati al recupero dello stabile Carlo Della Penna e alla messa in sicurezza di tre scuole di Vasto. Stessa sorte della richiesta di finanziamento per la riqualificazione delle aree per la piccola pesca oppure quella per l’adeguamento delle spiagge libere alla normativa Covid. Ancora una volta le buone intenzioni rischiano di perdersi per strada e le motivazioni risiedono in un’incapacità di porre in essere tutti gli adempimenti che i singoli bandi richiedono. Possibile che la macchina amministrativa sia così sprovveduta da non riuscire spesso a centrare il bersaglio?”.
“Il tentativo di accesso ad un finanziamento – sottolineano – è un’operazione complessa che richiede la collaborazione di diversi settori della pubblica amministrazione ed allora appare necessario costituire una task force, con dipendenti formati, che sappia intercettare le possibilità di finanziamento, coinvolgere i settori della macchina amministrativa di volta in volta interessati all’intervento e con la capacità di coordinare e seguire l’iter progettuale, procedimentale e di esecuzione. Sono progetti intersettoriali che chiamano in causa l’area tecnica, quella amministrativa e ancora quella finanziaria. Un’amministrazione avveduta dà indirizzi anche sul come giungere ad un risultato utile, fornisce risorse umane e strumenti adeguati, collabora costantemente con la macchina amministrativa per colmare le eventuali mancanze ma soprattutto crea un clima di corresponsabilità rispetto al traguardo da raggiungere. Questo sarà un punto focale del nostro programma: organizzare una macchina amministrativa efficiente, valorizzando le competenze già esistenti e favorendo la collaborazione tra aree e settori per una progettualità sempre efficace”.