Due ore di sciopero. Le ha indette per il 3 marzo la Fiom Cgil per protestare contro la decisione della Sevel “di rimandare a casa gli interinali per sostituirli con dei trasfertisti”, dice il segretario provinciale delle tute blu, Alfredo Fegatelli.
Si fanno tesi i rapporti tra la Cgil e l’azienda del Gruppo Fiat: “Capiamo che in altri stabilimenti la situazione non è positiva e non è nostra intenzione fare una guerra tra poveri, ma non è possibile pensare di penalizzare dei bravi ragazzi che si sono impegnati oltre ogni immaginazione. Ragazzi e ragazze” che hanno lavorato “sei giorni su sette per mesi e mesi ed ora vengono rimandati a casa”.
“Siamo davanti una forte contraddizione”, sostiene Fegatelli perché “si fanno venire dei trasfertisti che aumenteranno i costi sempre a discapito di lavoratori interinali”.
Il segretario della Fiom di Chieti lancia un allarme riguardo alla fabbrica di furgoni, lo stabilimento più grande d’Abruzzo: “Assistiamo ad un aumento dei volumi Sevel e perdiamo occupazione nel nostro territorio nel silenzio assordante della Regione Abruzzo”. Di qui il sindacato, “nel manifestare la propria contrarietà rispetto a questa decisione e per esprimere solidarietà ai nostri ragazzi, proclama due ore di sciopero per il giorno 3 marzo 2021 da effettuarsi alla fine di ogni turno”.