Invece di convocare un incontro con Regione Abruzzo, Arta e Asl, il sindaco di Vasto, Francesco Menna, prenda provvedimenti urgenti per eliminare gli odori nauseanti a Punta Penna. Torna a chiederlo l’associazione civica Porta Nuova, che del problema si occupa da quando è stata costituita
“Decenni in cui la questione è stata sistematicamente ignorata dai sindaci che si sono succeduti”, però l’attuale amministrazione di centrosinistra, “riconosciamolo, la questione non la ignora. Preferisce nascondersi dietro un dito”, si legge nel comunicato del sodalizio presieduto da Michele Celenza.
“Il aindaco di Vasto e l’assessore alle Politiche ambientali forse non sanno che un paio di cosette potrebbero farle. Potrebbero ad esempio mandare un vigile urbano a vedere da dove di preciso viene il fetore. Non dovrebbe essere difficile. Così si smetterebbe di parlare genericamente di ‘emissioni provenienti dalla zona industriale'”.
Celenza cita il Consiglio di Stato, le cui sentenze consentono ai sindaci “l’adozione in via cautelare di interventi finalizzati ad impedire la continuazione o l’evolversi di attività che presentano i caratteri di possibile pericolosità, per effetto, in particolare, delle esalazioni”, perché il primo cittadino “è titolare di un’ampia potestà di valutazione della tollerabilità o meno delle lavorazioni provenienti dalle industrie, classificate ‘insalubri’, e l’esercizio di tale potestà può avvenire in qualsiasi tempo”. “Inoltre, l’autorizzazione per l’esercizio di un’industria classificata insalubre è concessa e può essere mantenuta a condizione che l’esercizio non superi i limiti della più stretta tollerabilità”.
M5S: “Dopo due anni le stesse promesse” – Secondo il Movimento 5 Stelle, l’amministrazione comunale fa lo scaricabarile: “In questo caso – si legge in una nota dei pentastellati – le colpe sarebbero da attribuire alla Regione Abruzzo, all’Arta e all’Asl che non avrebbero aderito alle richieste di aiuto del sindaco Menna e dell’assessore Cianci, come se a questi signori bastasse una letterina per risolvere il problema, mettersi l’animo in pace e riprendere il lungo sonno interrotto dalle proteste dei cittadini.
Ricordiamo all’assessore Cianci l’interrogazione relativa alla qualità dell’aria nella zona di Punta Penna presentata dai consiglieri comunali del M5S Dina Carinci e Marco Gallo e discussa nel Consiglio comunale del 29 febbraio 2019, esattamente due anni fa.
La risposta data dall’assessore Cianci in quell’occasione ha esattamente gli stessi toni e contenuti delle recenti dichiarazioni a dimostrazione che nulla è stato fatto a tutela dell’ambiente e dei cittadini.
Riteniamo – attaccano i 5 Stelle – che un sindaco all’altezza della situazione abbia tutti i poteri operativi per affrontare adeguatamente queste problematiche, anche con l’aiuto di altri enti preposti. Ma il sindaco Menna ha dimostrato in questo, come in altri innumerevoli casi, di non avere la volontà di affrontare e risolvere problemi che possano coinvolgere in qualche modo soggetti e interessi privati”.