Di cosa parliamo – Torna lo spettro della chiusura per quattro Tribunali abruzzesi: quelli di Vasto, Lanciano, Avezzano e Sulmona. La riforma della geografia giudiziaria, approvata nel 2012, ha chiuso una trentina di palazzi di giustizia italiani. Le quattro sedi giudiziarie sub-provinciali abruzzesi sono andate avanti a colpi di proroghe. L’ultimo rinvio scade il 14 settembre 2022. Il sindaco di Vasto, Francesco Menna, ha lanciato l’allarme: il decreto Milleproroghe non differisce ulteriormente la scadenza [LEGGI]. Quindi il tempo stringe.
VASTO – Carmela Grippa, deputata del Movimento 5 Stelle. L’emendamento per prorogare i Tribunali abruzzesi è stato depennato dal Milleproroghe?
“Sì. Gli emendamenti di cui ero prima firmataria erano due: uno sulla proroga dei Tribunali, l’altro per la riapertura delle piante organiche. Ma ci siamo ritrovati col Milleproroghe in scadenza e la crisi di governo, di conseguenza in commissione non c’è stata la discussione sugli emendamenti, quindi all’esame dell’Aula è passato solo il testo base del decreto con poche modifiche prioritarie. Ora auspichiamo il Milleproroghe bis, oppure altri decreti”.
Si fa in salita la strada verso la salvezza del Tribunali abruzzesi?
“La nostra battaglia continuerà. Non intendo mollare la presa. Ho intenzione di andare a parlare con la ministra Cartabia per illustrare la nostra situazione, che è particolare rispetto a quella delle altre regioni. Ma questa è una battaglia che va condivisa da tutti proseguendo a lottare per quello che abbiamo fatto e quello in cui abbiamo sempre creduto. E non muterà con il cambio di ministro”.
La riforma della giustizia, necessaria per ottenere i finanziamenti europei del Recovery fund, inciderà sulla geografia giudiziaria e quindi sulle possibilità di salvare le piccole sedi giudiziarie?
“No, perché la riforma riguarda principalmente il processo civile e ciò che era stato inserito nel Recovery plan andava in tal senso. Ora vogliamo aprire un dialogo anche con la ministra Cartabia”.