Nel palazzo di giustizia di Vasto non ci sono bagni a norma per disabili. La questione, sollevata dall’associazione Vasto libera, arriva sul tavolo del difensore civico regionale, che chiede chiarimenti al Comune.
“Una battaglia di civiltà”, afferma Carlo Centorami, presidente del sodalizio. “Già nel 2017, a seguito di un episodio da me vissuto in prima persona, avevo segnalato il problema riguardante barriere architettoniche e agibilità del tribunale al Comune di Vasto, al sindaco, all’assessore ai Servizi sociali ed al dirigente al ramo. Quando sono terminati i lavori finanziati dal ministero per un importo vicino al milione di euro, nel 2020 sono tornato a chiedere spiegazioni all’amministrazione: nessuna risposta è stata data. Due invece nel tempo le cortesi risposte del presidente del Tribunale, dottor Bruno Giangiacomo, notevole la differenza nella condotta dell’amministrazione comunale, che nel perdurante silenzio ha stimolato il ricorso al difensore civico regionale”, racconta Centorami.
La risposta del Comune è firmata dal dirigente di settore Manutenzioni e Servizi, Stefano Monteferrante: “Le attività, a oggi svolte, hanno interessato la sistemazione delle aree esterne e quelle adibite ad archivi. Queste attività sono state gestite dal ministero della Giustizia”. “Relativamente alle attività di eliminazione delle barriere architettoniche – scrive il funzionario – si procederà a coinvolgere, per il tramite del Tribunale, l’Rspp (responsabile del servizio prevenzione e protezione, n.d.r.) al fine di accertare la situazione e le reali necessità di fruizione dei locali in modo da poter predisporre le attività di adeguamento”.
Il difensore civico regionale replica chiedendo tempi certi e osservando “che il programma riguardante l’adeguamento del palazzo di giustizia appare privo di scadenza, nemmeno approssimativamente indicata. Non sfuggirà invece al Comune l’esigenza urgente di consentire anche alle fasce più vulnerabili della popolazione di accedere al tribunale”. Di qui l’invito “ad indicare un programma, anche di massima, delle iniziative che si intendono adottare e i relativi tempi”.