“Chiudere tutto è una follia”. Non usa mezzi termini Marco di Michele Marisi per bocciare l’ordinanza del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.
La presa di posizione fa rumore nel centrodestra vastese, già alle prese con le fibrillazioni legate alla scelta del candidato sindaco. Fa discutere perché è una bordata che proviene da un esponente di Fratelli d’Italia, lo stesso partito di Marsilio.
“Quinto giorno di zona rossa a Vasto, così come in tutte le province di Chieti e Pescara. Seppur il Governo ci collocava in zona arancione, la Regione ha deciso arbitrariamente di usare il pennarello rosso per queste due province sottraendone, questa volta, altre alla triste sorte”, scrive sui suoi profili social Marco di Michele Marisi, che a luglio del 2020 ha lasciato l’incarico di segretario cittadino del partito di Giorgia Meloni per dare la sua disponibilità a candidarsi sindaco.
“Il sistema di valutazione sinceramente mi sfugge. Perché si fanno screening di massa, per individuare i positivi ed isolare i casi e poi comunque si chiude tutto? A cosa serve profondere impegno, risorse, volontari, per fare gli screening? Ad un anno dall’inizio dell’emergenza, l’unica risposta non può essere ancora far abbassare le serrande a imprese, negozi, ristoranti e bar. Tutto ciò – conclude con una frecciata – non è fare politica e lavarsene le mani facendo chiudere tutto, è una risposta inadeguata che sta stancando“.