Da oggi l’Abruzzo è diviso a metà. La regione è passata in zona arancione, come da ordinanza del 13 febbraio del ministro della Salute. Ma già nei giorni scorsi il presidente della giunta regionale, Marco Marsilio, aveva emanato un’ordinanza più restrittiva per le province di Chieti e Pescara a cui viene applicato il regime di zona rossa [LEGGI]. A passare in arancione, quindi, almeno per i prossimi quattordici giorni, sono solo le province di Teramo e L’Aquila.
Tornano quindi le norme restrittive, con differenze tra le quattro province abruzzesi.
Le indicazioni del Governo per le diverse zone [LEGGI].
[ads_dx]Zona rossa – Chieti e Pescara
Si torna alla didattica a distanza anche per le classi seconde e terze della scuola media. Le superiori erano già in DAD dall’8 febbraio [LEGGI].
Bar e ristoranti saranno aperti solo per il servizio di asporto e consegna a domicilio.
Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande, come segue: dalle 5.00 alle 18.00, senza restrizioni; – dalle 18.00 alle 22.00, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina (e altri esercizi simili – codice ATECO 56.3) o commercio al dettaglio di bevande (codice ATECO 47.25).
Chiusi i muesi e le biblioteche.
Saranno chiusi i negozi e le attività commerciali tranne quelli che vendono generi alimentari e beni di prima necessità [LEGGI].
Gli spostamenti sono consentiti:
– per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità (anche verso un’altra Regione o Provincia autonoma);
– è sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Dal 16 gennaio 2021 è venuta meno l’esclusione delle cd. seconde case ubicate dentro e fuori regione dal novero delle proprie abitazioni cui è sempre consentito il rientro (si veda la FAQ specifica).
– tra le 5.00 e le 22.00, una volta al giorno, verso una sola abitazione privata abitata situata nello stesso Comune, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro. A chi vive in un Comune fino a 5.000 abitanti, tale spostamento è consentito anche entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia.
Zona arancione – L’Aquila e Teramo
È consentito spostarsi all’interno del proprio Comune, tra le ore 5.00 e le 22.00, nel rispetto delle specifiche restrizioni introdotte per gli spostamenti verso le altre abitazioni private abitate (come in zona rossa). Gli spostamenti verso altri Comuni sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Bar e ristoranti saranno aperti solo per il servizio di asporto e consegna a domicilio.
Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande, come segue: dalle 5.00 alle 18.00, senza restrizioni; – dalle 18.00 alle 22.00, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina (e altri esercizi simili – codice ATECO 56.3) o commercio al dettaglio di bevande (codice ATECO 47.25).