La gestione del Parco Aqualand costerà 110mila euro l’anno ai privati che se l’aggiudicheranno. Inoltre, chi subentrerà dovrà pagare un milione 395mila euro all’Aqualand del Vasto srl per i beni che la società ha acquistato nel corso degli anni per garantire il funzionamento della struttura turistica. Sono le cifre contenute nella perizia che il Comune di Vasto ha affidato al professor Alberto Dello Strologo, che insegna economia aziendale all’ateneo La Sapienza e crisi e risanamento d’impresa all’Università europea di Roma.
Ventiquattro pagine e 15 allegati in cui il docente mette nero su bianco “una perizia di stima avente a oggetto la analisi del patrimonio complessivo aziendale del parco Aqualand sulla base dei libri contabili aziendali”, la determinazione “dell’indennizzo da riconoscere alla società uscente” e “del canone congruo della concessione anche in considerazione della performance dell’attuale gestione degli ultimi tre esercizi (2017-2018-1019)”, si legge nel documento.
Questo è l’anno in cui va deciso il futuro del parco acquatico aperto nel 1994 in località Incoronata, alla periferia nord della città. In vista della scadenza della convenzione con la Aqualand del Vasto srl, la Giunta Menna ha affidato l’incarico per la redazione di due perizie: una per stabilire il valore complessivo del parco, l’altra per determinare l’ammontare del canone annuale che il futuro concessionario dovrà pagare. La seconda è pronta.
La locazione costerà 110mila euro l’anno al subentrante, che dovrà anche corrispondere un milione 395mila 781 euro per “indennizzo da riconoscere alla società uscente”, scrive Dello Strologo nella perizia. “Si tratta di una cifra già prevista nella convenzione originaria”, spiega il dirigente del settore Servizi interni del Comune, Vincenzo Toma.
“In questo modo – commenta il sindaco, Francesco Menna – l’amministrazione ha attuato il mandato che ha ricevuto dal Consiglio comunale per la valutazione del valore del canone di locazione sulla base del quale procederemo a pubblicare un bando di gara per l’esternalizzazione della gestione del parco acquatico”.
Il futuro dell’Aqualand è stato al centro nei mesi scorsi di forti polemiche politiche.