Da domenica 14 febbraio l’Abruzzo sarà bicolore: per i Comuni delle province di Chieti e Pescara scatterà la zona rossa, mentre il resto della regione sarà in fascia arancione.
Questo vuol dire che nelle due province saranno vietati gli spostamenti anche all’interno del proprio Comune (esclusi i soliti noti motivi di lavoro e altre esigenze) e saranno chiusi non solo bar e ristoranti, ma anche i negozi a esclusione dei generi alimentari e di prima necessità.
Ad aggravare la situazione, soprattutto nelle aree metropolitane, è la diffusione delle varianti del virus.
La conferma arriva dall’ufficio stampa del presidente Marsilio: “È in corso di redazione un’ordinanza con cui il presidente Marsilio disporrà le zone rosse a partire da domenica per le province di Pescara e di Chieti. L’analisi dei dati della pandemia ha confermato che la provincia dell’Aquila e per pochissimo anche quella di Teramo sono in zona arancione”.
[ant_dx]LA DICHIARAZIONE DI MARSILIO – “La forte diffusione delle varianti, in particolare quella cosiddetta ‘inglese’, sta provocando nelle province di Chieti e Pescara un forte aumento dei contagi, che ha già messo a dura prova il sistema ospedaliero e la capacità di tracciamento delle Asl. Proprio ieri, il ministero della Salute ha diramato una nuova circolare che raccomanda l’adozione delle misure più restrittive per i territori colpiti dalle varianti in modo significativo. Si rende quindi necessario adottare le misure restrittive previste dall’art. 3 del DPCM vigente (zona rossa), non essendo sufficienti le misure previste dalla zona arancione che sta per decretare il ministro Speranza. Ministro con il quale il Presidente Marsilio si è tenuto in costante contatto”.
“Il Ministro avrebbe egli stesso previsto la zona rossa per Chieti e Pescara nell’ordinanza che emanerà in giornata, d’intesa con la Regione, anche per semplificare e ridurre il numero dei provvedimenti. Tuttavia, come mi ha spiegato, la sua attuale limitazione all’ordinaria amministrazione degli affari correnti non gli consente di fare altro che applicare la normativa vigente, senza poter assumere altre decisioni. Per questo, ho provveduto personalmente a emanare una mia ordinanza presidenziale ‘sentito il Ministro’, con la stessa decorrenza e per la durata di 14 giorni. La variante inglese è micidiale, sta mettendo in ginocchio tutti i luoghi in cui è comparsa e si diffonde. Al confine con la provincia di Chieti, l’area di Termoli è già stata dichiarata zona rossa dal mio collega del Molise, altrettanto ha fatto la presidente Tesei in quasi tutta la vicina Regione Umbria, alle prese con una situazione talmente pesante da aver dovuto chiedere un bando della Protezione civile per reperire medici e infermieri, ormai allo stremo. Richiamo e raccomando tutti alla massima attenzione: non ci sono zone ‘sicure’. Anche le province di L’Aquila e Teramo registrano valori di Rt superiori a 1 (e quindi compatibili con la zona arancione), in risalita rispetto alle ultime settimane”.