Il progetto del futuro tempio crematorio innesca la polemica in vista del consiglio comunale di domani. L’idea del progetto pubblico-privato circola già da qualche anno, è stato approvato dall’assise civica nel luglio 2018 [LEGGI]. L’amministrazione intende realizzare in project financing un tempio per la cremazione nella zona della circonvallazione, all’interno del perimetro del cimitero. La città però in quella zona è in forte espansione urbanistica e il futuro impianto rischia di ritrovarsi a poca distanza da abitazioni e dal nuovo polo scolastico inaugurato solo qualche mese fa.
Il progetto presentato in consiglio comunale nel 2018 è a opera della Edilver srl (gruppo Altair, della provincia di Verbania), società che già ha realizzato impianti simili in Italia. La proposta del privato prevede a favore dell’ente il 5% del fatturato annuo e il diritto di transito di salme provenienti da fuori comune (30 euro per cremazione). La stima della società per il primo anno di esercizio è di un fatturato di 474.600 euro con una previsione di crescita negli anni successivi. 499 euro il costo di una cremazione (stando a quanto stabilito dalla normativa nazionale) con possibilità di una riduzione del 30% per i residenti sansalvesi.
[ant_dx]L’iter ha poi subito un rallentamento, la Asl Lanciano Vasto Chieti ha espresso i propri dubbi in conferenza dei servizi chiedendo la redazione di un piano cimiteriale, strumento urbanistico ora assente. Quest’ultimo è il secondo punto all’ordine del giorno del consiglio comunale di domani.
Qualche tempo fa, il sindaco di Vasto, Francesco Menna, aveva lanciato la proposta di un progetto unitario tra i due Comuni anche perché l’area si trova al confine e il territorio vastese avrebbe spazi dalla maggiore distanza dalle abitazioni; probabilmente tutto è rimasto nel campo delle buone intenzioni nonostante il parere favorevole del primo cittadino sansalvese Tiziana Magnacca che aveva detto “sì, purché si faccia in tempi rapidi”.
“L’impianto sarà realizzato a 20 metri da un’attività commerciale, a 50 metri dal nuovo polo scolastico e a 100 metri da un centro residenziale che sta nascendo – attaccano i gruppi di opposizione di Partito Democratico, Italia Viva e Più San Salvo – Siamo favorevoli alla cremazione, ma non condividiamo l’area individuata. Riteniamo ottima la proposta avanzata dal sindaco Menna in termini anche di visione futura. Dobbiamo iniziare a pensare a San Salvo e a Vasto come un unico territorio”. “Il tempio crematorio – replica la maggioranza di centrodestra – sarà una struttura a basso impatto ambientale. Le opposizioni hanno una scarsa conoscenza delle leggi in materia, solo all’interno del cimitero possono esser costruiti tali impianti. Abbiamo necessità di decisioni pronte e rapide, agli uffici comunali non risultano iniziative inviate dal Comune di Vasto per l’iter di approvazione congiunta”.