Trentamila volumi e un’emeroteca che raccoglie giornali a partire dal 1986.
Da oggi Vasto ha il suo nuovo polo bibliotecario, intitolato a Raffaele Mattioli, il banchiere col pallino della cultura: il vastese illustre che, da presidente della Banca commerciale italiana, finanziò riviste letterarie, opere di Carlo Emilio Gadda e salvò i Quaderni del carcere di Antonio Gramsci.
Nelle Scuderie di Palazzo Aragona, tra archi di mattoni a faccia vista, gli scaffali custodiscono i libri, tutti donati nel corso degli anni dai vastesi alla loro città, oltre ai testi che il Comune ha comprato per riempire l’area dedicata ai bambini.
Oggi pomeriggio la conferenza stampa di presentazione con il sindaco, Francesco Menna, l’assessore alla Cultura, Giuseppe Forte, e l’architetto Roberto Sforzini in rappresentanza del pool di professionisti di cui, insieme a lui, fanno parte i progettisti Davide Longhi e Graziella Cinquina e l’ingegner Matteo Nicci, che si è occupato degli impianti meccanici. “Abbiamo avuto – racconta Sforzini – l’opportunità di progettare, entro uno spazio architettonico come le sale al piano terra del Palazzo Aragona, il Polo bibliotecario comunale Mattioli grazie alla determinata volontà dell’amministrazione comunale di recuperare questo spazio per la città, alla collaborazione del Rup (responsabile unico del procedimento, n.d.r.), ingegner Luca Giammichele, e dell’ufficio Lavori pubblici e con il contributo metodologico dell’architetto Aldo Pezzi, responsabile dell’area vastese della Soprintendenza della Regione Abruzzo. Il progetto restituisce così, in chiave contemporanea e senza mimetismi, l’eleganza di uno spazio storico voltato e integralmente in mattoni a faccia vista e realizza un mutamento della funzione in armonia e in continuità con la struttura originaria. Un processo progettuale e costruttivo complesso che arricchisce la città di Vasto di uno spazio collettivo accogliente ed armonico, con un’immagine architettonica coerente e di qualità, che privilegia la relazione e l’incontro e che auspichiamo stimoli un senso di appartenenza al luogo, e il futuro recupero ai fini pubblici di tutto il Palazzo Aragona e del suo grande cortile”.
“Vasto vuole vivere anche di cultura”, sottolinea il vicesindaco Forte. “Si dice sempre che di cultura non si campa. Non è vero, è un investimento per i nostri giovani”. La biblioteca si trova di fianco allo stadio Aragona, in quello che fu lo stabilimento della Salto (Società adriatica lavorazione tabacchi orientali), recuperato e utilizzato, fino al 2019, per le esposizioni del Premio Vasto di arte contemporanea “grazie a un’intuizione – ricorda il titolare della delega alla Cultura – di Roberto Bontempo“, fondatore e presidente del concorso artistico per mezzo secolo. “Prima questo luogo era aperto pochi giorni l’anno, ora lo sarà cinque giorni a settimana”, annuncia Forte, che ci tiene a ringraziare la responsabile del servizio Cultura, Irma Perrotti, e il segretario del sindaco, Nicola Della Gatta. Il polo bibliotecario è dedicato a Raffaele Mattioli, “il banchiere umanista che ha conservato nella sua cassaforte i manoscritti di Gramsci” e “ha voluto donare un patrimonio librario alla sua città. Volumi che abbiamo spostato qui lasciando libera la biblioteca di Palazzo Mattioli per lanciare un messaggio alle famiglie storiche affinché donino il loro patrimonio culturale alla città”.
Da lunedì 15 febbraio, biblioteca aperta cinque giorni a settimana, dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 18.