“I tempi di riapertura dei nostri servizi al pubblico non sono al momento quantificabili, per specifiche esigenze di riorganizzazione derivanti dal pensionamento di buona parte del personale dell’ufficio. Ogni aggiornamento sarà pubblicato su questa pagina e diffuso con comunicato stampa, non appena possibile”. È questo avviso pubblicato sulla pagina facebook dell’Agenzia per la Promozione Culturale di Vasto a dare chiarimenti della situazione rispetto alla chiusura al pubblico della struttura, ormai risalente al lockdown dello scorso anno.
[ads_dx]Quella del personale è una criticità a cui la Regione dovrebbe al più presto porre rimedio. Ad oggi l’Apc di Vasto può contare su una sola persona in servizio, la responsabile dell’ufficio Tania Del Signore. Nel 2019 sono andati in pensione tre dipendenti, nel 2020 altri due. In queste condizioni non è quindi possibile garantire neanche i minimi servizi di prestito bibliotecario. Nell’analoga struttura regionale di Sulmona, ad esempio, in regime di zona gialla e zona arancione è possibile prendere in prestito e riconsegnare libri.
Fino ad oggi è stata la responsabile dell’ufficio a dare risposta a chi, per particolari esigenze di studio o di ricerca, ha avuto bisogno di volumi e documenti conservati in via Michetti. Ma, se anche le norme nazionali tornassero a dare il via libera all’uso delle sale studio, di consultazione e agli eventi nell’auditorium, a Vasto non ci sarebbe personale per poter garantire la regolarità del servizio. L’attesa è quindi per le procedure concorsuali della Regione che possano far arrivare nuovo personale a Vasto così da poter riprendere – in base a ciò che le norme consentono – tutti i servizi.